Santa Severina: un affascinante borgo calabrese tra mare, monti e cultura

Borgo Santa Severina
Borgo Santa Severina

Esplorando il fascino di Santa Severina: un viaggio nel cuore della Calabria

Nella suggestiva provincia di Crotone, quasi all’estremità della penisola italiana, si erge un vero gioiello: il pittoresco borgo di Santa Severina. Con una popolazione di appena 2000 abitanti, questa località incantevole rappresenta un’autentica perla che brilla all’interno della splendida regione calabrese. I luoghi di grande valore artistico e storico che punteggiano questa località non mancheranno di affascinare i visitatori.

L’incantevole borgo di Santa Severina si trova posizionato su una maestosa rupe, da cui domina una vallata che si estende tra il Mar Ionio e le montagne della Sila. Questa posizione strategica conferisce a Santa Severina un’aura di supremazia, che un tempo svolgeva il ruolo di controllore del fiume Neto.

Le origini di Santa Severina sono avvolte dalla storia e dalla variegata eredità di popoli che l’hanno abitata nel corso dei secoli. Durante la dominazione greca, il borgo era conosciuto come Siberene, mentre sotto il dominio romano era chiamato Severiana. Furono i Bizantini a conferirgli il nome attuale, trasformandolo in una città di rilievo che divenne la sede episcopale Metropolitana sotto l’egida di Bisanzio. Inoltre, fu il luogo di nascita del pontefice Zaccaria. Il Castello di Santa Severina, un’imponente struttura, racchiude le tracce di questa ricca storia. La sua costruzione risale all’XI secolo durante l’egemonia normanna di Roberto il Guiscardo. Questa fortezza, che ha avuto funzioni militari e religiose, si estende su un’area di circa 10.000 metri quadrati, dominando la valle del fiume Neto.

Nel corso dei secoli, la struttura del castello è stata modificata da vari sovrani che l’hanno abitato. Recentemente, restauri condotti alla fine del secolo scorso hanno rivelato che la fortezza sorge sopra l’acropoli dell’antica Siberene. Un dettaglio affascinante è rappresentato dalla presenza all’interno di una cisterna bizantina, mentre le torri tonde e le merlature quadrate richiamano la dominazione sveva. Ancora oggi, il Castello di Santa Severina è una delle fortezze meglio conservate del Sud Italia, al cui interno si trova il Museo di Santa Severina. Questo museo ospita collezioni e reperti provenienti dagli scavi archeologici di tutta la regione. Inoltre, il castello ospita mostre artistiche, concerti ed esposizioni di artigianato, impreziosendo ulteriormente la sua atmosfera unica.

Il borgo di Santa Severina a Crotone è annoverato tra i gioielli dell’Italia, non solo per la sua bellezza estetica che incanta a prima vista, ma anche per la profonda radice storica che ha plasmato il suo carattere. Questo borgo vanta una storia antichissima: si narra che sia stato fondato dagli Enotri, precedendo persino l’arrivo dei Greci. Le tracce archeologiche testimoniano un passato che abbraccia l’età del bronzo e del ferro. Dal rinvenimento di contenitori per il vino, indicativo della coltivazione della vite da parte della popolazione indigena, alle quattordici abitazioni risalenti al periodo protostorico (IV-III secolo a.C.).

Oltre agli edifici storici, i musei del borgo offrono un prezioso viaggio nel tempo. Il Museo Archeologico di Santa Severina, all’interno del Castello, il Museo Diocesano di Arte Sacra nel palazzo arcivescovile, l’Archivio Storico Diocesano e la Biblioteca Diocesana in Piazza Campo, e il Centro Documentazione e Studi sui Castelli e le Fortificazioni della Calabria nel Bastione dell’Ospedale consentono di esplorare a fondo la storia di questa località.

L’architettura bizantina trova il suo apice nel Battistero di Santa Severina, adiacente alla Cattedrale, che è giunto quasi intatto fino a noi. Costruito tra l’VIII e l’XI secolo, questo edificio circolare a croce greca nacque come santuario su una tomba di un martire e successivamente fu trasformato in battistero. Al suo interno, si conserva la fonte battesimale originale, un portale ogivale di epoca sveva e affreschi antichi risalenti al X-XII secolo. Questo battistero è senza dubbio una delle tappe imperdibili per chi visita Santa Severina.

Il borgo di Santa Severina è una fusione tra un’esperienza culturale per gli appassionati di storia e un rifugio per i turisti che desiderano immergersi nella bellezza naturale della Calabria. Le mura che abbracciano questo borgo custodiscono innumerevoli tesori artistici e religiosi. Il Castello incanta con la sua atmosfera intatta, che sembra resistere all’urto del tempo e consente ai visitatori di percepire i profumi del passato. Nel centro storico, l’eredità golosa è altrettanto preziosa e significativa.

Dal punto di vista enogastronomico, il piatto distintivo di Santa Severina è la “pasta china”, una varietà di rigatoni cotti al forno con ripieno di salsiccia e provola. Questo piatto tradizionale calabrese è rinomato per i suoi sapori intensi e appaganti. Tra i prodotti tipici spicca l'”aranciaru”, un tipo di arancia che, sin dall’antichità, è stata un pilastro economico per gli abitanti di Santa Severina. Grazie alle caratteristiche organolettiche uniche, queste arance erano altamente apprezzate e spesso scambiate con pregiati beni come interi carichi di patate. Ancora oggi, ogni parte di queste arance è sfruttata al massimo, utilizzando ingredienti come insalate di arance, canditi, farinella per dolci e altre ricette tradizionali, da gustare assolutamente presso uno dei locali del borgo.

In definitiva, Santa Severina è un tesoro nascosto nella Calabria, un borgo che si erge come un custode dei segreti e delle bellezze del passato. Con la sua architettura affascinante, la storia travagliata e l’offerta culinaria unica, rappresenta un’esperienza indimenticabile per chiunque voglia immergersi in una dimensione temporale in cui storia, arte e gusto si intrecciano in modo magico.