Bilancio positivo per la IV edizione del Ninfeo in Art Festival

nifeo in art

La rassegna ha calamitato l’attenzione di un largo pubblico che ha animato nel weekend gli spazi espositivi, gli incontri, i live musicali, i laboratori in programma.
Un’edizione importante, quella promossa dall’Associazione Culturale Musicale Suoni e Rumori, che come ogni anno ha mantenuto alto il livello qualitativo dell’offerta proposta e seguito l’unico vero filo conduttore della kermesse fin dai suoi esordi: l’intreccio di diversi mondi e spazi attraverso i quali concepire l’arte.
Un’offerta culturale di qualità che anche nel 2016 ha avuto come obiettivo fondamentale quello di far rivivere, attraverso tutte le forme d’arte, gli spazi fortemente suggestivi del Parco Storico del Ninfeo di Vadue (Carolei).

Il Festival ha ospitato esposizioni d’arte: scultura, fotografia, pittura a cura del Collettivo KaliKos e nella giornata inaugurale la I edizione del Premio Ninfeo In Art Festival, attribuito a personalità di spicco del territorio calabrese che nel corso del 2016 si sono distinte in specifiche categorie. In particolare sono stati premiati Natascia Cucunato e il suo spettacolo Fimmine per la danza, Stefano Caccavari e il suo Mulino di San Floro nella sezione conservazione/innovazione, Assunta Morrone per la letteratura, Maurizio Alfano per l’integrazione, La Terra di Piero per l’inclusione sociale, Orfeo Reda per la pittura, Elio Carrozza e il suo progetto Anime Salve per la fotografia, Antonello Antonante per il teatro, la band VillaZuk per la musica, Nicola Bloise e il Nibbio per l’ambiente e infine il magistrato Carmen Bruno eccellenza territoriale.

Vivissimo è stato il LABORATORIO SOCIO-CULTURALE dal titolo A scuola di razzismo, tenuto nella giornata di sabato da Maurizio Alfano che per l’occasione ha presentato il suo ultimo libro Italiani: razzisti perbene edito da Aracne e incendiari i live dei tre progetti musicali Made in Calabria tenutesi a chiusura di questa edizione: l’alternative rock dei The Sick Dogs, il folk morbido venato di atmosfere bluegrass di Al The Coordinator e il rock-blues dei Room of the insole shoes.

Un bilancio positivo dunque, per un appuntamento che è diventato punto di riferimento nella provincia di Cosenza e che tornerà nel 2017 con un’edizione certamente rinnovata e ricchissima per qualità e contenuti