Il Teatro Politeama di Catanzaro rilancia la sua vocazione lirica con produzioni di prestigio e un concorso internazionale che premia i giovani talenti, puntando su formazione, territorio e nuove generazioni
Il Teatro Politeama si conferma protagonista della scena culturale calabrese e nazionale, rilanciando con decisione la propria vocazione lirica e puntando con forza sulla formazione dei giovani talenti. A testimoniarlo è il bilancio dell’ultima stagione, che ha visto il Politeama distinguersi non solo per produzioni originali di grande spessore – come Orfeo e Aida – ma anche per il ruolo crescente di fucina artistica rivolta alle nuove generazioni.
In quest’ottica si inserisce il Concorso lirico internazionale “San Francesco di Paola”, svoltosi per la prima volta proprio negli spazi del teatro catanzarese. Promosso dall’Associazione Orchestra del Mediterraneo in collaborazione con l’associazione musicale Orfeo Stillo, l’evento ha attirato partecipanti da tutta Europa, Asia e America. Giovani cantanti lirici hanno avuto l’occasione di esibirsi davanti a una giuria composta da esperti e direttori di importanti teatri internazionali, tra cui anche rappresentanti della stessa Fondazione Politeama.
«È stata un’esperienza preziosa – ha dichiarato uno dei giurati – non solo per i partecipanti, ma anche per il nostro teatro, che ha così potuto rafforzare il proprio ruolo di promotore culturale e talent scout nel panorama lirico internazionale». Alcuni premi speciali, infatti, sono stati assegnati a promettenti artisti, tra cui il soprano Laura Fortino e il baritono Giampiero Delle Grazie, che prenderanno parte alle prossime produzioni del Politeama. Il tenore Nile Senatore, invece, sarà protagonista di un recital durante il Festival d’Autunno 2026.
La strategia del Politeama, però, non si ferma alla messa in scena degli spettacoli: l’obiettivo è anche educativo e divulgativo. Il teatro si propone come un contenitore culturale aperto, capace di dialogare con il territorio e coinvolgere le nuove generazioni, per fare della lirica non solo un’eredità da custodire, ma un linguaggio vivo e accessibile.
«Guardiamo allo spettacolo, sì – ha concluso la Fondazione – ma anche alla formazione: vogliamo che il Politeama sia un ponte tra passato e futuro, tra eccellenza e partecipazione, tra talento e territorio».
In un tempo in cui la cultura deve ritrovare centralità e senso di comunità, il Politeama di Catanzaro dimostra che è possibile coniugare qualità artistica, impegno sociale e visione strategica.
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