Cicala, il Borgo del Sorriso celebra le sue radici con due giornate tra musica, saperi artigianali e sapori della tradizione calabrese, tra laboratori esperienziali, tecnologia e memoria condivisa
CICALA (CZ), 4 GIU 2025 – Tra le montagne della Presila catanzarese, il piccolo borgo di Cicala si conferma ancora una volta una delle gemme più autentiche della Calabria, facendo onore al suo soprannome di “Borgo del Sorriso”. Il 3 e 4 giugno, il paese è stato teatro di due giornate intense e partecipate, dedicate alla riscoperta delle tradizioni locali, alla musica popolare e ai sapori antichi della cucina calabrese.
L’iniziativa, inserita nel Progetto Integrato “Cicala Borgo del Sorriso”, è parte di un più ampio programma di valorizzazione dei borghi calabresi, sostenuto dal POR Calabria 2014-2020 con il contributo dell’Unione Europea, della Repubblica Italiana e della Regione Calabria. A coordinarne la comunicazione è stato il team di Itinerari di Napoli, con l’obiettivo di dare nuova vita al patrimonio immateriale del territorio attraverso esperienze immersive e strumenti tecnologici innovativi.
“Questa iniziativa rappresenta pienamente lo spirito di Cicala: un borgo che crede nella forza della propria identità e nella capacità delle tradizioni di parlare alle nuove generazioni”, ha dichiarato il sindaco Alessandro Falvo. “La zampogna, i saperi artigianali, il cibo della memoria: sono strumenti di comunità, accoglienza e sviluppo”.
Tra gli appuntamenti più apprezzati, il laboratorio “Come si costruisce e si suona la Zampogna”, ospitato al palazzetto dello sport, ha richiamato una folla di studenti e curiosi, offrendo un viaggio sonoro e manuale nella tradizione musicale calabrese. Guidati da esperti musicisti e artigiani, tra cui Pierpaolo Sciallis, Loris e Jonathan Paola, Luca Bennardo, Francesco e Giulia Stranges, i partecipanti hanno potuto toccare con mano – e con fiato – lo strumento simbolo del sud, imparandone la costruzione, la tecnica di esecuzione e la sua storia.
Non meno coinvolgente il laboratorio “SAPERE&SAPORI”, tenutosi presso il Plesso di Cicala dell’Istituto Comprensivo “G. Guzzo”. Sotto la guida della chef e ricercatrice gastronomica Carmela Autiero, affiancata da Angelo e Giacomo Talarico, i partecipanti hanno esplorato la lavorazione tradizionale del maiale: dalla selezione dei tagli alla preparazione degli insaccati, fino alla regina dei salumi calabresi, la ’nduja. Quest’ultima, nota per il suo gusto piccante e la consistenza morbida, ha catalizzato l’attenzione del pubblico con la sua storia e i suoi utilizzi in cucina.
A chiudere in dolcezza l’esperienza, l’assaggio delle castagnole di farina di castagna, tipico dolce carnevalesco riletto in chiave calabrese, ha conquistato i presenti. La Autiero ha svelato i segreti di questa versione regionale, che abbina ingredienti semplici e genuini a profumi intensi di limone e liquore locale.
A rendere ancora più coinvolgente il progetto, l’introduzione di strumenti tecnologici pensati per il turismo esperienziale. Tra questi, una app turistica dedicata al borgo, pensata per valorizzare il suo patrimonio storico, culturale e naturale, e un video A/R – andata e ritorno – che propone una modalità di visita dinamica e interattiva. In arrivo anche il documentario “Cicala, il Borgo del Sorriso”, che raccoglie voci, volti e racconti degli abitanti, restituendo un ritratto intimo e profondo della comunità.
La due giorni a Cicala ha dimostrato come il passato possa diventare motore per il futuro, e come le radici – se ben curate – possano generare nuovi frutti. L’appuntamento ora è per dicembre, quando verrà presentata l’intera strategia di comunicazione al pubblico e alla stampa.
Nel frattempo, chi è passato da Cicala se ne torna a casa con qualcosa in più: il suono di una zampogna, il profumo della ’nduja, e il sorriso di un borgo che crede ancora nel valore delle sue tradizioni.
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