Coldplay, dalla Calabria seguendo la Musica delle Sfere fino in Inghilterra

I Coldplay sono in tour con il futuristico giro di concerti per promuovere Music of the Spheres. Biglietti andati a ruba in pochi minuti. Un sogno per molti, una realtà per tanti.

Come potremmo definire un sogno che si avvera? Sogno o realtà?

Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita.” Lo diceva William Shakesperare, ma noi siamo così insignificanti di fronte a lui che dobbiamo cibarci di frasi meno impegnative. Ciò non esclude che siano pensieri che ci appartengono, però. Per realizzare un sogno serve impegno, devozione, fiducia e soprattutto tempo che poi è l’elemento fondamentale della vita. Come faremmo a vivere se non avessimo tempo?

L’inizio: quando i Coldplay cantavano “Just beacuse I’m losing doesn’t mean I’m lost”

Squilla il telefono. Ci sono i Coldplay a Manchester, mi informa una voce dall’altra parte. Bene, ma come procurarsi un biglietto visto che l’ultima volta che ci ho provato sono restata incollata al computer per ore senza neanche avere sfiorato un clic? Sono abbastanza scettica nel procurarmi un biglietto anche stavolta, visti gli scarsissimi risultati. A volte, rassegnarsi sembra l’unica soluzione per evitare delusioni. Ma invece è proprio il fato che fa sì di mettere a posto combinazioni e coincidenze che nel mio caso si chiamano Arianna e Sebastien.

Quindi, il sogno aveva già azionato il suo motore: con l’agognato biglietto in tasca è già tempo di partire! I sogni sono figli dell’anima e diventano obiettivi quando scegliamo una data.

Quella giusta è stata il 4 giugno 2023. A Manchester!

Aeroporto di Lamezia Terme: un aereo per evitare la “straight line”

L’aereo a Lamezia Terme per Ginevra ci attende un po’ come Caronte faceva con le sue anime. La Calabria sembra l’estremo del Sud, un mondo diverso, lontana dall’altro mondo. Dobbiamo attraversare il nostro Acheronte, non sicuramente con una barca, ma una compagnia aerea è il “fine che giustifica il mezzo“.

Al gate si attende l’apertura per il controllo dei documenti. Qualche bambino gioca sul pavimento, una signora litiga con il personale di terra perché vuole la sua valigia sul velivolo, ma è troppo grande.

Da un cellulare in un angolo parte una suoneria: è “My Universe“! Le note risuonano potenti oscurando i rumori di fondo, il vociare e gli annunci privi di inflessione degli altoparlanti.

Sorrido per la coincidenza, ma non ho fatto i conti con il signor sogno che ancora mi riserva delle sorprese.

Atterrati a Ginevra occorre aspettare un po’ il volo per Manchester. L’attesa diventa più piacevole perchè dall’alto arrivano le note di “Paradise”. Anche qui siamo accompagnati da un presentimento che qualcosa di grandioso potrebbe accadere.

L’indomani sera ci sarà finalmente il concerto. Come non pensarci senza emozionarsi?

Intanto, faccio una scoperta. In Svizzera non solo i prezzi sono alle stelle: cioccolata, frutta, ma anche le sedie non scherzano e non solo virtualmente. Per sedermi sul trespolo di un bar ho dovuto letteralmente arrampicarmi.

È il mio primo volo all’estero dopo la pandemia e potevo non scegliere il weekend pieno di scioperi? Ma il popolo dei Coldplay non demorde. Con la stessa tenacia di sempre il sogno deve andare avanti. Comunque.

Il volo per Manchester è anche pieno di italiani, alcuni vanno proprio al concerto dei Coldplay. Ci si riconosce, un po’ come fanno certi animaletti, affinità elettive le chiamano taluni. L’unica avversione che posso provare in questo momento è per il bus che dall’aeroporto di Manchester arriva al centro: appena visto partire con il suo carico umano lasciandoci al freddo.

Atterrare a Manchester è stato come avere sfidato la realtà.

Prima del concerto: Am I a part of the cure?

Sono passati sei lunghi anni dall’attentato terroristico di Mancherster. Esattamente il 4 giugno 2017, si organizzò “One Love” un grande concerto per ricordare le vittime e i Coldplay erano presenti eseguendo “Sit Down” di James come intro di “Fix you“. Un’esibizione che ancora oggi ci fa restare incollati allo schermo.

Siamo di nuovo qui, il 4 giugno 2023, a celebrare una delle più grandi e prolifiche band inglesi che hanno il merito di unire il mondo nonostante le sue diversità.

Ci ritroviamo tutti allo Stadio Ethiad, nel pomeriggio, mentre tra le strade di questa bella città le note delle canzoni dei Coldplay risuonano a modo loro. C’è chi mette una canzone, chi fa karaoke, chi espone poster e magliette. Anche durante la notte precedente il suono del concerto echeggiava per il quartiere, anticipando ciò che avremmo degustato.

Fuori il grandissimo stadio, c’è una varia umanità con il comune denominatore: Coldplay.

Età, sesso, provenienza: un pubblico totalmente trasversale compone questa marea di gente venuta qui da ogni dove. Anche dei bambini sono felici di stare ad assistere allo spettacolo.

Ci consegnano il bracialetto bianco per le coreografie/scenografia e restiamo lì in attesa, tra gli spalti…

Braccialetto che si usa durante il concerto dei Coldplay

I bar all’interno servono birre e altro mentre dalle gradinate partono le prime ola.

È quasi praticamente impossibile per una band che suona negli stadi di tutto il mondo occuparsi responsabilmente anche dell’ambiente. Eppure loro lo hanno voluto fare. Il tour mondiale “Music of the Spheres”, che arriverà anche in Italia nei prossimi giorni, è eco-conscious. Dai progetti di riforestazione in Sud America alle iniziative per l’ambiente di casa nostra.

Il pavimento dei palchi ricicla l’energia cinetica per aiutare ad alimentare lo spettacolo che si farà l’indomani, così come le cyclette sparse per il palco.

Ma i Coldplay hanno pensato anche a chi è sordomuto: una parte del prato è dedicata agli operatori. Infatti, i Coldplay stanno dando Subpac ai fan non udenti e con problemi di udito durante i concerti. Secondo la loro filosofia, i concerti devono essere accessibili a tutti e tutti indistintamente devono avere la migliore esperienza possibile.

Apertura concerto Coldplay

Il concerto: call it magic when I’m with you

Sono quasi le 21, a Manchester c’è ancora il sole, ma dopo il green energy show opening è finalmente l’inizio. Con “Higher Power“, inserita nell’ultimo album si aprono le danze, ma si passa facilemnte da un decennio a un altro – da quando erano un’esordiente band indie per diventare icona del pop mondiale -. Così si affiancano successi come “Paradise” per poi colorare e illuminare di “Yellow” tutta la platea. La stessa platea diventa coro ai limiti della religiosità con “The Scientist“.

Chris Martin, frontman che gestisce in maniera naturale il pubblico in delirio, trova anche il tempo di ringraziare chi è venuto da lontano per loro e che ha affrontato e affronterà i disagi per via degli scioperi.

C’è anche il tempo di ricordare la strage di Manchester proponendo nuovamente “Sit down” e stavolta è vera commozione e il pubblico risponde con un coro all’unisono.

Chris Martin canta con una fan “Up&UP

La gente viene travolta da una marea di emozioni, un “Up&Up“, verrebbe da dire. E così, dopo un bel po’ di tempo ripropongono questo suggestivo pezzo di qualche anno fa, ma Chris Martin non è da solo. Chiama sul palco una signora del pubblico che sarebbe dovuta venire al concerto con la madre che invece è stata ricoverata in ospedale. Altri fan chiedono insistentemente “Charlie Brown“, pietra miliare delle setlist che magicamente è invece sparita da ogni scaletta. Martin legge il messaggio, ma abbozza, quella canzone non si farà, è chiaro. La signora è invece talmente emozionata da dimenticare le parole di “Up&Up” e così Martin gioca e inventa una nuova strofa dedicata ai capelli blu della signora.

Ci sono grandi assenze in questo nuovo giro di concerti. Non parlo sicuramente di Johnny Buckland, Will Champion e Guy Berryman; ovviamente, loro sono presentissimi, ma parlo di tante canzoni che hanno fatto parte costante delle scalette, attese dal pubblico. Una di queste è proprio “Charlie Brown” che il pubblico continua a richiedere. Ma i titoli potrebbero essere tanti altri. Certo, ogni artista ha diritto di cantare ciò che vuole, ma nel cuore di ogni fan c’è sempre la domanda: “Chissà se almeno oggi faranno proprio la mia?

Chris Martin insiste, educatamente, che i dispositivi vengano messi da parte per una versione epica di “A Sky Full of Stars“. Lo stadio viene trasformato in una galassia scintillante grazie ai braccialetti luminosi distribuiti all’entrata, un punto fermo degli spettacoli dei Coldplay da dieci anni ormai, ma altrettanto ingegnosi come lo erano nel tour di Mylo Xyloto.

I minuti scorrono via veloci così come le ore. Siamo alla fine: lo si capisce purtroppo quando arriva “Fix you” che è la penultima canzone prima di “Biutyful“.

C’è sempre un po’ di amaro in bocca quando ci sono i saluti, ma si è consapevoli che prima o poi bisogna atterrare. Sicuramente abbiamo tanto da ricordare.

Ora tocca all’Italia. Tra qualche giorno altri fortunati potranno essere presenti a Napoli e Milano.

Il rientro a Lamezia: lights will guide you home

Se partire si dice che sia un po’ morire lo è stato il rientro da Manchester.

Tra ritardi e voli annullati tutto è sembrato allucinante.

Sull’aereo di Bologna per Lamezia Terme ci siamo rinosciuti ancora una volta. Siamo i temerari, quelli che sono disponibili a percorrere migliaia di chilometri per assistere a un concerto dei Coldplay.

La Calabria ci accoglie con la sua pioggia a notte fonda mentre stranamente avevamo lasciato il sole inglese. Si saranno invertiti i poli e non ci hanno detto nulla? Ma no, è solo una delle tante strane coincidenze.

La strada per rientrare a casa sembra non finire mai. Forse la stanchezza, forse perché vorremmo che quel viaggio fosse andato in loop durante il concerto.

Ma quando un sogno si avvera la realtà è la prossima pagina da leggere. Ci saranno altre storie da raccontare, il biglietto però si conserva sempre gelosamente.

Canticchiando: “People moving all the time inside a perfectly straight line: don’t you wanna curve away?

La setlist del concerto dei Coldplay a Manchester il 4 giugno 2023

  • Intro Music of the Spheres
  • Higher power
  • Adventure of a lifetime
  • Paradise
  • The scientist
  • Viva la Vida
  • Hymn for the weekend
  • Up&Up (con una fan)
  • In my place
  • Yellow
  • Human heart
  • People of the pride
  • Clocks
  • The light club
  • My universe
  • A sky full of stars
  • Sunrise
  • Sparks
  • Sit down (cover)
  • Humankind
  • Fix you
  • Biutyful

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Grinta Materassi