Tra passione e palco: Massimiliano Silvestri debutta al Locri Opera Festival
Il 25 e il 27 luglio, alle ore 21.00, nella suggestiva Corte del Palazzo Comunale di Locri, il Locri Opera Festival apre le sue porte al pubblico con una delle opere più amate di Gaetano Donizetti: L’elisir d’amore. La produzione, frutto della collaborazione tra il Comune di Locri, l’Associazione Traiectoriae e l’Orchestra e il Coro del Teatro Cilea di Reggio Calabria, vedrà sul podio il M° Alessandro Tirotta, mentre la regia è affidata a Franco Marzocchi, affiancato da Annunziato Gentiluomo.
Tra i protagonisti, spicca il tenore Massimiliano Silvestri, originario di Diamante, che interpreterà Nemorino, il giovane innamorato che conquista il cuore di Adina con semplicità e ardore. Abbiamo avuto il piacere di incontrarlo per scoprire il suo rapporto con l’opera, il percorso artistico e il legame con la sua terra.
Come intende dare vita al personaggio di Nemorino sul palco?
Nemorino è un giovane innamorato, semplice e genuino, che desidera con tutta l’anima conquistare l’attenzione di Adina. La sua ingenuità iniziale si mescola a un coraggio inaspettato, ispirato dalle storie d’amore che ascolta. Attraverso il famoso rimedio del dottor Dulcamara, Nemorino scopre in sé una nuova verve da conquistatore, e lentamente matura nel corso dell’opera. In particolare, nella romanza Una furtiva lagrima, emerge tutta la sua consapevolezza emotiva: è un momento in cui il personaggio si raffina e cresce, e io cercherò di trasmettere questa complessità al pubblico.
Quando ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della lirica?
La passione per la musica mi accompagna sin dall’infanzia: provengo da una famiglia di musicisti da tre generazioni, anche se sono l’unico cantante lirico. Il mio debutto risale al 2007, al Festival della Valle d’Itria, nella Salome di Strauss. Fu un’esperienza indimenticabile, resa possibile anche grazie a figure straordinarie come il M° Sergio Segalini, che ha sempre sostenuto e valorizzato i giovani talenti. Da allora, ogni produzione ha contribuito a formare la mia carriera e la mia crescita artistica.
Dove ha avuto modo di portare la sua arte fino ad oggi?
Ho avuto il privilegio di esibirmi in numerosi festival internazionali: dal Festival Rossini in Wildbad in Germania ai teatri del Nord e Centro Italia, fino a Israele, dove ho interpretato Ernesto in Don Pasquale. Ho cantato in Spagna, Malta, Sicilia e in diverse altre realtà liriche. Ho anche registrazioni discografiche con Dynamic e Naxos, oltre a un DVD del Convitato di pietra di Pacini, realizzato al Teatro Verdi di Pisa nel 2005. Tuttavia, non avevo ancora avuto l’opportunità di esibirmi nella mia Calabria.
Qual è la sua opinione sul binomio Calabria e opera lirica?
La Calabria è una regione straordinaria, ricca di bellezza e potenzialità artistiche. Penso che il binomio Calabria-Opera possa funzionare perfettamente: servono solo organizzazione e determinazione da parte di tutti gli addetti ai lavori. Abbiamo location uniche come l’area archeologica di Locri o Cirella, e teatri storici che si presterebbero magnificamente a produzioni liriche. La regione ha tutte le carte in regola per diventare una meta importante per gli amanti del Belcanto.
Cosa significa per lei partecipare al Locri Opera Festival?
È un onore poter interpretare finalmente uno dei ruoli principali del mio repertorio nella mia terra. Il festival è un progetto ambizioso e ben strutturato, capace di offrire un repertorio variegato, dal barocco al belcanto fino all’opera del XIX secolo. È un’opportunità preziosa per la Calabria e per tutti gli appassionati di lirica. Domenico Gatto ha dimostrato grande entusiasmo e competenza, e sono sicuro che questo progetto potrà crescere ancora.
Come vive l’emozione del debutto nei panni di Nemorino?
Interpretare Nemorino è sempre emozionante, soprattutto per la romanza Una furtiva lagrima, momento culminante in cui si manifesta la felicità del personaggio nell’apprendere l’amore di Adina. È un’aria spesso fraintesa come triste, ma in realtà è l’intimità del personaggio che Donizetti restituisce in tutta la sua bellezza. Cantare questo ruolo significa poter mettere a nudo sensibilità e carattere, e per me è sempre un privilegio.
Massimiliano Silvestri, con il suo talento e la sua esperienza internazionale, porta in Calabria non solo la musica di Donizetti, ma anche la possibilità di valorizzare la nostra regione come palcoscenico per l’opera lirica. Un incontro che la rubrica Magnifici Incontri è felice di condividere con i lettori, tra note, passione e belcanto.



















