ONDE ROAD: il film sulle radio degli anni 70/80 approda a Botricello

Onde Road: alla prima proiezione del film sulle radio italiane di Massimo Ivan Falsetta

Oggi parlerò di un evento che mi vede coinvolto in prima persona. Si tratta del film “Onde Road” di Massimo Ivan Falsetta. La prima proiezione si è tenuta a Botricello, presso l’anfiteatro del villaggio Costa del Turchese. Massimo Ivan Falsetta ha scelto il suo paese natale per la prima proiezione, da dove anni fa è emigrato per raggiungere la Capitale e provare ad entrare nel mondo del cinema.

La pellicola racconta la storia della radio degli anni ’70 e ’80 e dei suoi conduttori locali, e ha visto la partecipazione di molti personaggi noti, tra cui anche il sottoscritto. Sì, avete capito bene! Anche io ho fatto parte di quel mondo e ho avuto la fortuna di essere uno dei protagonisti di “Onde Road”.

La mia esperienza nella radio risale al lontano 1978, quando ho iniziato la mia attività ai microfoni di Radio Catanzaro Nord, nel paesello di Sant’Elia, situato nella zona nord della città capoluogo di regione. In quei tempi, usavo il nome d’arte di Mister Yang e insieme al mio collega Eduardo Fava, abbiamo formato il famoso duo Edy Yang.

Ritrovare i miei vecchi colleghi di allora, alcuni dei quali presenti nella pellicola, è stata un’emozione unica e ho avuto il piacere di vederli di nuovo sul grande schermo. Tuttavia, non siamo stati gli unici ad aver contribuito al successo del film.

Tra gli altri personaggi noti che hanno preso parte alla pellicola, ricordiamo Federico l’Olandese Volante, Awanagana, Fabrice Quagliotti, Battaglia e Miseferi, Paolo Pasquali, Barbara Cambrea, Francesca Zavettieri. Non solo, la colonna sonora del film è stata firmata proprio da Fabrice Quagliotti dei Rockets, dando un ulteriore tocco di originalità e qualità all’opera.

L’uscita di “Onde Road” a Botricello è stata una grande occasione per rivedere vecchi amici, riportare alla luce la storia della radio locale e festeggiare insieme il successo di una pellicola che ha saputo emozionare e coinvolgere il pubblico. Un evento che mi ha fatto sentire parte di una grande famiglia e che non dimenticherò facilmente.

SINTASSI FILMICA

Il centro nevralgico del film è la Calabria. Sappiamo tutti che la prima radio libera d’Italia fu Radio Milano International, ma forse non tutti sanno che fu proprio la Calabria ad aprire le prime radio libere del sud Italia. Un’esperienza che seguiva quella dei “baracchini”, strumento di comunicazione adottato dai camionisti e dalla polizia».

Il film racconta di Awanagana, speaker storico di Radio Montecarlo, che con un atto terroristico, ma romantico blocca tutte le frequenze delle radio moderne. Una fantomatica speaker (Francesca Zavettieri), nascosta chissà dove in Calabria, inonda l’etere con trasmissioni di repertorio nazionali degli anni settanta e ottanta. Federico l’Olandese Volante, capo della censura futuribile (un corpo speciale dei servizi segreti), non può tollerare un simile affronto e invia l’agente Barbara Bi (Barbara Cambrea) a setacciare la Calabria, alla ricerca della misteriosa speaker e anche di se stessa.

Un fantomatico viaggio nel favoloso mondo delle radio libere, in cui capiterà di tutto e ascolteremo di tutto (rigorosamente contenuti originali), tra balli, risate, incontri ravvicinati con alieni (Fabrice Quagliotti dei Rockets) e un finale tutto da scoprire.

Bellissimo ed entusiasmante questo viaggio “retrofuturista” alla scoperta di un mondo cult perduto, quello delle radio libere italiane. A questo punto io mi domando e dico: avrà un sequel?

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