Sanremo 2025: i flop che ci hanno lasciato storditi

Sanremo 2025
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Dall’hangover ai saluti alle mamme: cronaca dei postumi di Sanremo 2025

Dopo cinque serate di dirette fiume, televoti compulsivi e standing ovation a comando, l’Italia si risveglia dal lungo sogno (o incubo, a seconda dei gusti) di Sanremo 2025. Ma se il sipario dell’Ariston si è chiuso con la vittoria di Olly, per molti spettatori inizia una nuova sfida: affrontare il cosiddetto “Sanremo Hangover”, aggravato da alcuni flop difficili da dimenticare.

Carlo Conti vince (ma non è tutto oro)

Carlo Conti ha vinto. Lo ripetiamo: ha vinto una sfida difficilissima. Si è preso una bella patata bollente e ha portato ascolti record, non era facile dopo i successi di Amadeus. Eppure, anche la perfezione toscana ha traballato: il verdetto invertito della serata finale (Premio della critica a Lucio Corsi scambiato con quello della sala stampa a Simone Cristicchi) ha mandato in tilt media e fan, proprio quando mancavano pochi minuti alla proclamazione del vincitore. La stanchezza è comprensibile, ma un po’ di attenzione in più non guasterebbe.

I sintomi del post Sanremo 2025

Gli esperti del divano lo sanno bene: il ritorno alla normalità non è indolore. I sintomi della sindrome post-festivaliera sanremese sono ormai codificati:

  1. Allucinazioni sonore: il ritornello di Olly continua a riecheggiare in testa anche mentre si scende a buttare la spazzatura.
  2. Dipendenza da televoto: si prova l’istinto irrefrenabile di mandare un SMS anche quando bisogna solo confermare un pagamento online.
  3. Emotività fuori controllo: i continui saluti ai figli, alle mamme e alle mogli ci hanno lasciato una sensibilità ipersviluppata: vediamo un vicino che annaffia le piante e ci scende una lacrima.

Sanremo 2025: flop e cadute di stile

Se il vincitore c’è, i flop non sono mancati. Tra questi, spiccano:

  • Marcuzzi delude: Alessia Marcuzzi è sembrata spaesata per tutta la serata. Le sue gag sono parse forzate e l’abbraccio a tutti e a tutti i costi ha generato imbarazzo generale. Il pubblico dei social ha invocato il ritorno di Katia Follesa.
  • Venditti stecca: L’attesa performance del cantautore si è trasformata in un’agonia vocale. Dopo l’esibizione, ha dichiarato di avere la febbre a 37.5 da tempo e di non riuscire a guarire. Simbolico.
  • Mahmood impacciato: Alessandro si è mostrato emozionato e fuori contesto. Ha incespicato nelle presentazioni e non è riuscito a calarsi nei panni di co-conduttore. Insomma, più a suo agio sul palco con il microfono in mano che con le cartelline.
  • Mistero personale: Non riesco a comprendere pienamente la comicità di Geppi Cucciari, e forse è una mia difficoltà personale.
  • Retorica a oltranza: L’ingrediente costante di ogni serata è stata la retorica.
  • Fischi in sala: La contestazione a favore di Giorgia e Achille Lauro ha fatto rumore, e, nonostante fosse un segnale di dissenso, il suono dei fischi resta sempre sgradevole.

Sanremo Hangover: rimedi per riprendersi dalla Settimana santa della musica italiana

Gli psicologi della vita reale suggeriscono alcuni rimedi pratici per affrontare il ritorno alla normalità:

  • Silenzio terapeutico: 24 ore senza cuffiette, per lasciarsi alle spalle i loop musicali.
  • Social detox: limitare il tempo sui social per evitare di incappare in analisi sul televoto o polemiche sul podio.
  • Attività manuali: montare un mobile Ikea o preparare una torta, per ritrovare il contatto con la realtà.
  • Ritrovo con amici: un aperitivo per sfogarsi sulle ingiustizie sanremesi e giurare che “l’anno prossimo non lo guarderemo più” (promessa destinata a essere infranta).

Sanremo 2025: una dipendenza collettiva

Sanremo non è solo musica: è un collante sociale, un momento in cui il Paese intero si sintonizza sulle stesse note e condivide emozioni, battute e dissapori. Forse è proprio questo il motivo per cui, nonostante il Sanremo Hangover, tra un anno saremo di nuovo qui. Con il telecomando in mano e il cuore pronto a battere al ritmo della sigla d’apertura.