Catanzaro: area del Parco della Biodiversità sarà intitolata al prof Galli

CATANZARO, 3 OTT. 2017 – “Un ambientalista, un uomo di sport e di cultura, un formatore che ha trasmesso i valori della solidarietà e del rispetto del prossimo e del bene comune, dando esempio concreto di passione e lungimiranza nella propria attività quotidiana, nel lavoro, in famiglia, nell’associazionismo. Intitolare un’area del Parco della Biodiversità Mediterranea al professore Zaro Galli ci consente di riprendere assieme il percorso di sensibilizzazione che la Provincia di Catanzaro ha avviato da tempo per salvaguardare questa straordinaria struttura naturalistica e culturale, bene patrimonio di tutti”.

Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ha partecipato alla conferenza stampa indetta da alcune associazioni culturali, sportive ed ambientaliste della città nella Sala Giunta di Palazzo di Vetro che – nel giorno del primo anniversario della morte – hanno voluto rendere omaggio alla memoria del professor Zaro Galli consegnando al massimo rappresentante dell’Amministrazione provinciale una petizione finalizzata alla intitolazione di un’area a Galli, colui che ha “dapprima sognato, immaginato e concepito l’idea del Parco urbano per tutti, diventato Parco della Biodiversità”.

E’ toccato ad Eugenio Occhini, già consigliere comunale di Catanzaro e attivo esponente dell’associazionismo cittadino, leggere la richiesta di intitolazione e aprire lo spazio della commemorazione del professor Galli. A ricordare con emozione la figura del professore che “aveva capito che la pratica motoria oltre ai suoi valori ludici, ricreativi ed agonistici, rappresenta la più efficace forma di prevenzione sanitaria e sociale, e che si era battuto affinché questa sua consapevolezza, documentata scientificamente e sperimentata sul campo, potesse diventare patrimonio condiviso”, anche Riccardo Elia (Uisp), Emilia Celia (Cittadinanza attiva), Venturino Coppoletti (Circolo Placanica), Angela Robbe (Legacoop), Andrea Dominijanni (Legambiente), Bruno Spina (Hobby Maraton), il professor Piero Mirabelli e l’architetto Walter Fratto. La petizione è firmata anche da ASD Fiamma Atletica Catanzaro, Federazione Ginnastica d’Italia Catanzaro e Baco Resistente. Presenti anche i figli e la moglie del professore Galli, la signora Franca.

“Un uomo che ha trasmesso così tanti valori e ha lasciato un segno profondo in quanti lo hanno conosciuto, che non possono fare a meno di ricordarlo e parlare di lui senza commuoversi, merita essere riconosciuto da tutta la città – ha detto ancora il presidente Bruno -. Oggi non siamo più nella fase di discutere di come è stato costruito il Parco, ma dobbiamo parlare di come mantenerlo perché la Provincia, un ente che oggi è molto ridimensionato rispetto a quando il Parco è stato costruito, provvede alla manutenzione della struttura con 50 mila euro, quando prima si manteneva con un milione di euro. Quello che riusciamo a fare è davvero un miracolo. Senza dimenticare che la manutenzione del Parco, come le strutture sportive e la rete museale rientrano tra le funzioni residuali che la legge di riforma Delrio ha attribuito alle Province, titolari solo di quattro funzioni: viabilità, edilizia scolastica, ambiente e trasporti. In attesa che la Regione, l’Ente che la legge individua come titolare della gestione, la Provincia ha l’obbligo di occuparsi della manutenzione, ma senza risorse dedicate. La Regione è il convitato di pietra di ogni sede in cui si discute della valorizzazione del Parco e del suo futuro, ecco perché andremo avanti nella difesa della struttura che è stata esclusa dai finanziamenti per gli eventi storicizzati, cosa che ci ha impedito di realizzare una manifestazione come ‘Settembre al Parco’, che lo scorso hanno ha portato in città 60 mila persone”.

Il presidente Bruno ha ricevuto la petizione delle associazioni proprio dalle mani dalla moglie del compianto professor Galli, la signora Franca, e ha ringraziato i presenti proprio perché questa conferenza stampa ha fornito “la possibilità di rilanciare la chiamata alla collaborazione dei cittadini che devono essere i primi vigilantes di questo patrimonio che appartiene a tutti, nel proprio interesse. Come diceva il professor Galli – ha concluso il presidente Bruno – avere spazi dove poter fare sport, socializzare, muoversi significa migliorare la propria qualità della vita perché la pratica motoria è una indiscussa forma di prevenzione sanitaria e sociale”. Il presidente Bruno, quindi, ha invitato le associazioni a convocare al più presto con gli uffici competenti dell’Ente una riunione per l’organizzazione della intitolazione ma anche per aprire un confronto su una collaborazione futura nell’interesse comune della salvaguardia del Parco.