Catanzaro-Lecce 1-3: “La parola ai tifosi giallorossi”

CATANZARO-LECCE 1-3 

Marcatori: 4′ Lepore 13′ Torromino 45′ Cosenza 45’st Lukanovic

CATANZARO : Nordi; Zanini, Riggio, Sirri (28’st Marchetti), Nicoletti (1’st Maita); Spighi, Benedetti, Onescu (1’st Puntoriere); Falcone (28’st Kanis), Anastasi (40’st Lukanovic), Letizia.

Allenatore Erra. A disposizione: Marcantognini, Cunzi, Marin, Gamberetti, Pellegrino, Imperiale,

LECCE : Perucchini; Lepore, Cosenza, Drudi, Di Matteo; Armellino (43’st Magelaitis) , Arrigoni, Tsonev; Mancosu (14’st Costa Ferreira); Caturano, Torromino (33’st Pacilli).

Allenatore Liverani. A disposizione: Chironi, Vicino, Riccardi, Valeri, Magelaitis, Lezzi, Dubickas, Gambardella, Dario

Arbitro: Cipriani di Empoli assistenti Cantiani e Lombardi

Brutta sconfitta per le aquile di Mister Erra nella quinta giornata del campionato di Lega pro girone C.

Il Lecce, seguito, da circa 300 tifosi, ha espugnato il Ceravolo , stracolmo al limite dell’attuale capienza (6724 tra paganti e abbonati) vincendo la contesa con il Catanzaro per 3 a 1 grazie ad un primo tempo sontuoso.

Erra cambia il terzino sinistro rispetto alla vittoriosa trasferta di Bisceglie Nicoletti (esordio stagionale per Lui) al posto di Imperiale.

La partita sembra iniziare bene per i giallorossi che con Anastasi sfiorano il vantaggio dopo due minuti con un colpo di testa dopo ubriacante azione di Letizia sulla destra.

Ma finisce li il Lecce prende il comando delle operazioni e dopo una gran parata di Nordi su tiro di Tsonev, va in vantaggio al minuto 4 con Lepore che insacca con un gran tiro da fuori, deviato da un difensore di casa.

Il Catanzaro cerca di scuotersi  , ma dopo neanche 10 minuti e il Lecce raddoppia con Torromino servito da Caturano.

L’incontro finisce li, il Catanzaro cerca di attaccare in maniera lenta, prevedibile e farraginosa, con gli ospiti pronti a ripartire mettendo a nudo le carenze della difesa delle aquile.

Dopo averlo sfiorato più volte, arriva allo scadere del primo tempo il terzo gol con Cosenza pronto ad ribadire in gol   una corta respinta di Nordi su tiro di Torromino.

Nella ripresa Erra cerca di aggiustare la squadra con Puntoriere al posto di Onescu e Maita al posto di Nicoletti con un inedito 4-2-4, ma il tutto non sortisce alcun effetto se non tanta corsa e impegno con il Lecce a sfiorare più volte il poker.

Nel finale gli ospiti allentano un po’ le maglie e i calabresi costruiscono parecchie occasioni per segnare il gol della bandiera che arriva allo scadere con Lukanovic, subentrato allo spento Anastasi, pronto a mettere in rete la sfera alle spalle di Perrucchini, un batti e ribatti nell’area piccola.

Finisce tra gli applausi di incoraggiamento dei presenti con la sensazione che le aquile hanno buttato via un tempo grazie anche a scelte di Erra non proprio azzeccate, in quanto questa squadra al di la dei limiti sulle fasce  difensive non riesce a supportare il modulo troppo spregiudicato contro una delle protagoniste del torneo.

Francesco Capicotto

 

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