Costanzo: la sede ASP di Catanzaro: “MADONNA DEI CERI”

Catanzaro Sergio Costanzo
Sergio Costanzo

Dichiarazione di SERGIO COSTANZO – Consigliere comunale #Fare per Catanzaro:

Adeguamento, questo è il tema che investe – non inteso in termini di crash test – e caratterizza l’azione di organizzazione del Dg Perri nell’ambito dell’Asp di Catanzaro. Adeguamento alla normativa antincendi nel caso specifico, ma contestualmente (non) adeguamento ad ogni, sia pure minima, logica di trasparenza soprattutto quando si incrocia con il valore di legalità.
Che l’Asp di Catanzaro a guida del Dg Giuseppe Perri abbia dei comportamenti gestionali borderline è fatto conclamato. L’ha attestato in tempi recenti anche la Magistratura locale, ma francamente ci fa vergognare – a noi (sic!) – che nonostante tutto, mentre la sanità calabrese arranca si continua una gestione a “spacchettamento parentale”. Si legittima così, nella distrazione causale (?) di molti attori deputati quantomeno alla richiesta di chiarimenti, la regola del “porto delle nebbie” dove il complesso di Madonna dei Cieli – sede catanzarese della direzione generale dell’Asp – diventa Madonna dei Ceri: quelli che restano ai cittadini come “voto” ed ultima ratio su un diritto alla salute ormai sfacciatamente tradito.
L’adozione di determine sotto soglia al limite che impone la gara d’appalto, i cui beneficiari sono contigui per parentela e frequentazioni del Direttore Generale dell’Asp, francamente non è motivo di scandalo. Semmai conferma la regola, consolidata, che la sanità è buon viatico per le carriere politiche dei singoli, per chi ha sponsorizzato le nomine apicali e soprattutto diventa luogo dove si firmano – con inchiostro simpatico – pax di schieramento, dove il centro-destra si adegua al centro-sinistra e viceversa. Oltrepassato il cancello di Madonna dei Ceri tutto diventa extra, tutto assume una connotazione di normalità, tutto si ferma nella terra di mezzo, dove il mezzo “non olet” e dove in mezzo restano i cittadini, vittime inconsapevoli non tanto di bastone, ma di carota in quantità industriale.
Misteri della sanità dove la regola dei caschi blu dell’ONU è sempre sottoscritta, qualunque sia chi governa, mentre però vige sulla testa dei calabresi, aspettando un intervento vigoroso del governatore Oliverio,la regola della spendingrewin sulla malattia e sulla risposta sanitaria. Già la regola dello stringere i cordoni della borsa…quella borsa che ha però le sue falle sul fondo!
Noi ricorderemo il Dg Giuseppe Perri, non per come vorrebbe essere ricordato – quello che ha organizzato la macchina aziendale dell’Asp di Catanzaro – ma, ci sia consentito, come quello che ha truccato il motore, tentando di guidare ad alta velocità, inconsapevole dei rischi e non cosciente che forse, senza forse, un pit-stop con le dimissioni, sarebbe stato per come è regola di pubblica incolumità”