Crotone, Parentela (M5s) interroga il governo sul fenomeno della subsidenza:”Approfondire le indagini sul fenomeno ed interrompere le trivellazioni”

Paolo Parentela
Paolo Parentela

Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa diramato alla stampa da Paolo Parentela (M5s):

«Il governo deve impegnarsi ad approfondire, con opportune indagini, gli anomali tassi di subsidenza (abbassamento della superficie terrestre) a Crotone ed a Capo Colonna, probabilmente dovuti anche alla presenza delle piattaforme estrattive». È quanto afferma il deputato M5s Paolo Parentela, che ha presentato un’interrogazione parlamentare al nuovo Presidente del Consiglio Gentiloni ed al confermato Ministro dell’Ambiente Galletti. «È insensato – spiega Parentela – proseguire con le indagini geofisiche attraverso l’airgun nell’area di Crotone. Così facendo si mette a serio rischio la vita stessa di migliaia di cittadini e dell’ecosistema marino. È probabile che la presenza delle attività estrattive abbia accelerato il processo di subsidenza sulle coste del crotonese e sarebbe opportuno mettere la parola fine a queste attività. Anche la commissione per lo studio della subsidenza nella zona di Crotone, aveva suggerito più attente analisi sul fenomeno».

Il Cinque Stelle continua: «Il monitoraggio eseguito dalla stessa Eni ha evidenziato la necessità di approfondire scientificamente il tasso anomalo di abbassamento del fondo marino nella zona per una maggiore comprensione del fenomeno, che non è escluso possa essere dovuto proprio alle attività di estrazione del gas. Tra l’altro è comprovato, in alcuni casi, la correlazione tra estrazione di gas e presenza di sismi indotti. Vista l’alta sismicità della zona e gli anomali tassi di subsidenza, sarebbe necessario impedire che a largo di Crotone e Capo Colonna si possa estrarre ancora gas. Purtroppo pare che il governo non sia assolutamente intenzionato ad interrompere le attività estrattive in zona. Anzi, soltanto un mese fa si sono concluse le procedure VIA che permetteranno alle multinazionali Global Med e Sclhumberger di avviare le indagini geofisiche mediante l’airgun, mettendo a repentaglio la fauna ittica dei nostri mari».

«Perciò – spiega Parentela – rinnovo l’invito ad Oliverio ed all’assessore Rizzo di intraprendere al più presto, insieme ai comuni interessati, la via del ricorso al TAR per impugnare il provvedimento con cui il Ministero dell’Ambiente, con l’avallo Ministero dei Beni culturali, ha autorizzato le riferite indagini con l’airgun nello Ionio».
«Noi – conclude – non ci arrenderemo fin quando non avremo raggiunto l’obiettivo di fermare tutte le attività estrattive nel nostro paese, magari anche grazie al nostro programma energetico di governo, che proprio in questi giorni stiamo votando sulla nostra piattaforma Rousseau. L’obiettivo è abbandonare definitivamente, nel corso degli anni, l’utilizzo dell’energia fossile».