U.S. Catanzaro sconfitto anche a Catania e ultimo posto in classifica

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CATANIA-CATANZARO 3-1

Marcatori: 2‘ Biagianti 28’ Tavares, 46 pt Mazzarani 68’ Di Grazia

CATANIA Pisseri; Di Cecco, Gil, Bergamelli, Djordjevic (52’Parisi); Biagianti, Bucolo, Fornito;  Mazzarani (68’Pastrini), Di Grazia (79’ De Santis) Paolucci. A disposizione: Martinez, De Rossi, Silva, Scoppa, Piermarteri, Russotto, Anastasi, Calil, Barisic All. Rigoli

CATANZARO Grandi; Esposito, Di Bari, Prestia, Patti;  Icardi (69’Pasqualoni), Carcione Maita, Van Ransbeeck (60’Giovinco), Cunzi (85 Basrak) Tavares. A disposizione: Leone, De Lucia, Imperiale, Bensaja, Roselli, Moccia All. Zavettieri

Arbitro: D’Apice di Arezzo

Espulsi: Prestia, Bergamelli, Gil, Di Bari (Doppia ammonizione), Pasqualoni e l’allenatore del Catania Rigoli.

Ammoniti: Tavares, Mazzarani, Paolucci, Di Cecco

Catanzaro calcio desolatamente ultimo alla luce di quanto accaduto oggi al Massimino (ex Cibali) di Catania, dove i giallorossi hanno perso, per l’ottava volta in questo campionato, contro i padroni di casa.

Infatti Il Catania si è imposto per 3 a 1 contro gli uomini di patron Cosentino al termine di una partita che con un po’ di attenzione si poteva non perdere.

Invece per l’ennesima volta la squadra allenata da Zavettieri è stata inesistente nel reparto difensivo dove specie i componenti sono sembrati delle belle statue, assolutamente con la testa da tutt’altra parte e in alcuni mancanti di professionalità (vedi Prestia che una volta espulso urla FORZA PALERMO).

Passando alla partita, Zavettieri rinuncia a Giovinco (per la prima volta il 10 giallorosso parte dalla panchina) e schiera Cunzi e Tavares davanti con il belga Van Ransbeeck a supporto, in luogo dell’infortunato Baccolo.

L’inizio è devastante per i giallorossi che, dopo neanche due minuti, subiscono il gol etneo: Mazzarani innesca sulla sinistra l’ex Stella Rossa Djordievic che mette la centro, i difensori ospiti giocano alle belle statuine, alzando tutti il braccio, e Biagianti indisturbato mette in rete.

Tavares avrebbe subito la palla del pari ma  l’ex Pisseri respinge il colpo di testa del portoghese.

Fino al minuto 20 è monologo dei rosso-azzurri che sfiorano a ripetizione il gol  soprattutto con Di Grazia  che per ben due volte  spreca in maniera clamorosa, davanti a Grandi.

Proprio al ventesimo il Catanzaro si riaffaccia in avanti e Prestia di testa sfiora il pari mandando di pochissimo a lato.

La partita diviene equilibrata col Catania in ogni caso padrone del campo.

Al minuto 28 il Catanzaro pareggia con Tavares lesto a ribattere in rete un cross di Cunzi.

Le cose sembrano mettersi bene per gli ospiti, il Catania, pur attaccando, non riesce ad essere per nulla pericoloso.

Ma a tempo scaduto nel primo tempo, la difesa giallorossa non riesce a liberare l’ennesimo tentativo etneo, e a Biagianti riesce l’imbucata in orizzontale per Mazzarani che solo davanti a Grandi insacca per il 2 a 1 Catania.

I giallorossi protestano tanto per la posizione dell’attaccante catanese, assolutamente  invece in posizione regolare.

Al ritorno in campo la partita diviene brutta con tanti contrasti al limite.

Zavettieri tenta la carta Giovinco al posto di Van Ransbeeck (non granchè la prova del belga), ma il 10 giallorosso entra in campo solo per onore di firma, non incidendo minimamente sulla partita.

Al minuto 19 la partita si rovina definitivamente con De Cecco che dopo l’ennesima entrata al limite, passeggia sul corpo di Cunzi, si accende una mischia in campo con tanti calciatori coinvolti comprese le panchine .

Ne fanno le spese Bergamelli, Prestia e l’allenatore del Catania Rigoli.

Neanche il tempo di riprendere il gioco che Di Grazia riusciva con un gran tiro dal limite a mettere a segno il 3 a 1, che chiudeva la partita.

Cunzi avrebbe la possibilità di riaprirla , ma si lascia ipnotizzare da Pisseri che diverrà il protagonista nella parte finale con tante uscite che hanno  bloccato i tentativi giallorossi.

Il Catania rimane pure in nove, ma gli attaccanti giallorossi sono assolutamente evanescenti.

Poi prima Di Bari e poi Pasqualoni si fanno espellere lasciando la squadra in 8  e con una difesa da reinventare per domenica prossima nella proibitiva trasferta di Foggia.

Dopo sei minuti di recupero l’arbitro D’Apice, buona la sua direzione , manda tutti negli spogliatoi.

Finisce con l’ennesima sconfitta per le aquile, in una partita che il Catania aveva fatto di tutto per non vincere visto che nei primi venti minuti la squadra di Rigoli aveva sprecato l’impossibile, consentendo ai giallorossi di pareggiare, ma poi con una difesa così distratta ed un attacco evanescente è normale che si perda.

Inoltre ho la vaga impressione che alcuni non diano tutto in campo quasi per ordini superiori.

Preiti che calciatori hai portato a Catanzaro?

Francesco Capicotto