Associazioni “I Quartieri”: «Abramo privilegi il dialogo sul futuro del “SICILIANI” con i rappresentanti degli studenti»

Sergio Abramo
Sergio Abramo

Nota stampa integrale

Ci sembra un gesto di responsabilità quello che nelle ultime ore ha portato il sindaco e presidente della provincia, Sergio Abramo a riunire intorno ad un tavolo tutti gli attori che hanno titolo sulla vicenda “Siciliani”, ma soprattutto restituire agli stessi voce perché si possa identificare un futuro certo per una sede che sia definitiva e che abbia i presupposti di agibilità e di sicurezza.

Riteniamo che in questa impostazione di responsabilità, dove ammettere che forse si sia sbagliato nella metodologia non è un peccato bensì un valore, riteniamo che oltre alle figure già identificate e presenti al tavolo di confronto, sia giusto dare voce anche alle rappresentanze studentesche dell’istituto scientifico Siciliani. Quelli che al netto delle titolarità riconosciute, non possono essere esclusi da esprimere una ragione, un sentimento, atteso che comunque restano i diretti interessati di una scelta e perché no, anche di un nuova idea di città, che si confronta con un cambiamento probabilmente in origine non previsto.

C’è un evidenza che non può essere sottovalutata, quella che la città di Catanzaro ha cambiato la sua densità abitativa ed anche ricettiva a seguito di scelte ormai consolidate e forse non modificabili, tanto che oggi bisogna immaginare un nuovo processo di sviluppo capace di mantenere in città strutture importanti come la sede della Guardia di Finanza, ma anche garantire alla popolazione studentesca come quella del Siciliani, una struttura che garantisca in termini assoluti il valore della sicurezza.

Fra le tante ipotesi che certamente saranno oggetto di confronto nel tavolo istituzionale che deve tracciare una soluzione condivisa, pensiamo che possa avere una valenza anche quella di ipotizzare una scelta a vantaggio delle necessità della Guardia di Finanza, che possa ricadere sulla scuola Chimirri, lasciando la valutazione dell’ipotesi a quanti ne saranno titolati.