Fusione tra Mater Domini e Pugliese Ciaccio: la critica della Cisl Medici Magna Graecia

scienziato, microscopio, chimica, biologia, laboratorio analisi, sanità, ospedale (foto di repertorio)
scienziato, microscopio, chimica, biologia, laboratorio analisi, sanità, ospedale (foto di repertorio)

Il processo di fusione tra l’Azienda Ospedaliera Mater Domini e l’Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio è stato oggetto di critiche da parte della Cisl Medici Magna Graecia, rappresentata da Nino Accorinti e Luciana Carolei, a causa di alcune contraddizioni e incoerenze nei comportamenti delle rispettive direzioni.

In particolare, l’attenzione della Cisl si è concentrata sull’atto n. 236 del 31 marzo 2023 con cui il Commissario dell’Azienda Mater Domini ha deliberato una Convenzione per l’istituzione della Scuola di Specializzazione in Medicina e Cure Palliative dell’Università di Catanzaro. Secondo la nota, nella Convenzione non sono state inserite le strutture ospedaliere e le competenze presenti nel Pugliese Ciaccio, afferenti al Dipartimento “Oncoematologico” del Presidio “Ciaccio” di Catanzaro, come la SOD di Cure Palliative e quella di Terapia del Dolore, che sono da sempre punto di riferimento di eccellenza per l’utenza e per la medicina territoriale regionale.

Inoltre, la Cisl Medici Magna Graecia ha sollevato preoccupazioni riguardo all’attribuzione dei programmi, infra o interdipartimentali, a docenti universitari malgrado l’assenza di un atto aziendale ed i limiti di spesa. La retribuzione di questi incarichi appare persino maggiore rispetto agli incarichi di struttura Complessa assegnati agli altri universitari ed ai direttori ospedalieri.

La Cisl ha quindi auspicato che la costituzione di una Azienda Unica integrata con l’Università sia finalizzata al miglioramento della sanità cittadina e calabrese, ma ha sottolineato che deve ambire ad un progetto virtuoso di programmazione e gestione, e non sottostare ad ambizioni personali ed a comportamenti di dubbia legittimità.

Inoltre, la Cisl ha sollevato alcune domande riguardo ai gruppi di lavoro interaziendali costituiti dai due management su aspetti amministrativi, ai debiti accumulati dalle due Aziende che sembra supererebbero i 250 milioni di euro e all’unificazione dei bilanci e delle casse.

La Cisl ha quindi concluso affermando che il Commissario in pectore dovrà superare diverse criticità e affrontare un percorso particolarmente laborioso, vincolato da impianti regolamentatori rigidi e soggetto a diversi controlli di legittimità.

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