La Cassazione riabilita Mimmo Lucano. La risposta di Salvini.

Mimmo Lucano
Mimmo Lucano

La Cassazione ha smontato le accuse verso il sindaco di Riace Mimmo Lucano. L’udienza si è conclusa con l’annullamento del rinvio del divieto di dimora a Riace, il paese diventato simbolo dell’accoglienza dei migranti.

Il Tribunale della libertà di Reggio Calabria aveva disposto la misura cautelare lo scorso ottobre nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Locri che ha rinviato a giudizio Lucano. L’udienza è aggiornata a oggi, 4 aprile.

Secondo la Cassazione, «tenuto conto del fatto» che il richiamo a «presunti matrimoni di comodo» che sarebbero stati «favoriti» dal sindaco, tra immigrati e concittadini, «poggia sulle incerte basi di un quadro di riferimento fattuale non solo sfornito di significativi e precisi elementi di riscontro ma, addirittura, escluso da qualsiasi contestazione formalmente elevata in sede cautelare».  

Non è mancato il commento del Ministro Matteo Salvini che ha puntualizzato ironicamente con un “Va bene, evviva”.

Alle domande sull’argomento ha risposto: ”Non commento i giudici. Chieder scusa? Mi sembra che irregolarità ne siano state segnalate a decine. Pensare di sviluppare paesi in Sicilia o Calabria con l’immigrazione di massa non è il modello da imitare”. 

Sul caso Diciotti e il relativo battibecco tra il Sindaco e il Ministro, Salvini ha replicato: “Per me ha scelto il Senato, anche perché ne avrò altri di processi da fare, se avessi paura non farei il ministro dell’Interno”.

Annamaria Gnisci