Passa al Senato la legge anti-omofobia ed è polemica

NO ALLA VIOLENZA

La legge contro l’omotransfobia è stata approvata dalla Camera con 265 sì, 193 no e un astenuto. Si tratta del testo unificato delle proposte di legge per contrastare la violenza e le discriminazioni relative a fatti e situazioni collegate alla transomofobia, alla misoginia e anche alla disabilità.

Inizialmente il testo voluto da Alessandro Zan (del PD) conteneva misure di prevenzione relative al sesso, al genere, all’identità di genere e all’orientamento sessuale. Durante il dibattito in aula, si è giunti di comune accordo con il centrodestra a estendere le tutele anche a chi è affetto da disabilità, ma solo per quanto concerne le persone affette da handicap. Sui punti restanti, il centrodestra si è mostrato fortemente critico con dimostrazioni plateali in aula.

Il dissenso per il DDL Zan è partito da FI che ha contrastato fortemente il contenuto relativo alla omotransfobia, sebbene alcuni esponenti del partito abbiano votato a favore. Nello specifico, hanno votato sì: Renata Polverini, Stefania Prestigiacomo, Giusi Bartolozzi, Elio Vito e Matteo Perego.

Secondo il centrodestra, che si è presentato in aula imbavagliato, la legge è liberticida poiché introduce il reato di opinione.

Le novità della legge anti-omofobia

Il presidente della Camera Roberto Fico ha trasmesso il testo al Senato che dovrà esaminarlo. Ecco cosa contiene il provvedimento:

Carcere. Si prevedono reclusioni da sei mesi a 18 mesi e multe fino a 6.000 euro per istigazione a commettere atti discriminatori con o senza violenza. Sarà punito anche chi aiuta organizzazioni che hanno lo scopo di incitare alla discriminazione sull’orientamento sessuale, identità di genere o disabilità. Previste anche delle aggravanti che raggiungono il doppio della pena.

Sospensione condizionale. Chi è stato condannato per tale reato può ottenere la sospensione della pena a condizione che offra servizio presso le associazioni che tutelano le vittime dei reati.

Centri antiviolenza. Saranno investiti 4 milioni all’anno per l’istituzione di centri antiviolenza al fine di prestare assistenza sanitaria e legale alle vittime dei reati di odio e di discriminazione.

Giornata nazionale anti omofobia. Sarà istituita una giornata dedicata al rispetto e all’inclusione. Il 17 maggio tutte le scuole dovranno partecipare all’interno dell’offerta formativa con delle iniziative volte alla sensibilizzazione nonché al contrastare pregiudizi e discriminazioni.

Questo è uno dei punti fortemente criticato dal centrodestra poiché manipolerebbe anche i bambini.

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Contrastanti le reazioni delle associazioni Lgbt

Esulta l’associazione Arcigay che ha emanato un comunicato riguardante la vittoria alla Camera. Il presidente Gabriele Piazzoni si è espresso così: “Ci concediamo una giornata di festeggiamenti, ma già da domani sarà necessario volgere lo sguardo in avanti e riprendere la battaglia in Senato, per giungere alla definitiva conversione in legge del testo”.

Meno convinto Fabio Marrazzo, del Gay Center: “Si tratta di un provvedimento di serie C che ostacola la formazione nelle scuole e sostiene la discriminazione a fronte di qualche tutela. Noi chiediamo parità. Va cambiata al Senato”