Regionali Calabria ed Emilia-Romagna: dati choc

ELEZIONI
Elezioni, urne, votazioni

Sulla scia del successo della vittoria schiacciante di Donatella Tesei in Umbria, il centrodestra si rende forte anche in altre regioni prossime alle elezioni regionali.

La Calabria e l’Emilia Romagna apriranno le urne il 26 maggio prossimo, anche se in Calabria si sta cercando di anticipare le elezioni a dicembre 2019. I dati rilevati da AffariItaliani sono strabilianti. Infatti, vedono una forte ripresa del centrodestra, trainato dalla Lega e da FI, e un crollo del PD e del Movimento dei 5Stelle. Quest’ultimo in calo vertiginoso.

In Calabria, si parla di una vittoria decisiva del centrodestra intorno al 50%, considerando solo Lega, FI e Forza Italia.

Prova di un malcontento popolare che ha portato a smantellare anche il modello Riace. Le ultime notizie vedono l’abbattimento della fattoria didattica voluta da Lucano, ad esempio.

Le proiezioni per le prossime elezioni regionali

“Lega primo partito della Regione Calabria con il 23,1%, Fratelli d’Italia conferma l’avanzata fino al 16,2% staccando Forza Italia ferma all’11,4%. Il Partito Democratico in Calabria si fermerebbe al 18,5% con il Movimento 5 Stelle in caduta libera al 13,5%. Anche se l’attuale maggioranza di governo riproponesse l’alleanza vista in Umbria (ipotesi molto difficile) non andrebbe oltre il 32% (escluse eventuali liste civiche).”

Molto significativi anche i dati dell’Emilia Romagna, Regione simbolo per il Pd e la sinistra. Centrodestra al 46,9% (escluse le liste civiche) con la Lega prima forza al 34,5% e Fratelli d’Italia (7,4%) di nuovo davanti a Forza Italia (5%). Il Partito Democratico non andrebbe oltre il 31,7% e il M5S subirebbe un tracollo ancora più vistoso di quello in Umbria: 6,5%. Anche se i partiti che sostengono il governo si mettessero insieme (ipotesi praticamente impossibile, almeno al momento) non andrebbero oltre il 38,2%, quasi dieci punti in meno del Centrodestra.

L’effetto Umbria si profila come una valanga in cui gli equilibri che sembravano raggiunti stanno per vacillare e si impone quindi una strategia per cercare di recuperare terreno.

In Calabria patto centrosinistra in discussione

Il Presidente della Regione Calabria vorrebbe anticipare le elzioni regionali al 16 dicembre con un decreto ad hoc che dovrebbe essere approvato oggi. L’intenzione di Mario Oliverio, esponente del PD, è quella di percorrere un Oliverio bis per la Regione.

Il Governatore della regione Calabria Mario Oliverio

Ma la strada sembra in salita. Dopo l’incontro di Di Maio e Zingaretti, per le regionali calabresi si parlava già di Pippo Callipo, re del tonno, e di Giuseppe Gualtieri, ex prefetto di Vibo Valentia. Ora è però tutto in discussione e regna il caos.

L’alleanza tra PD e Movimento 5s non sembra essere una soluzione adatta a fronteggiare un centrodestra più compatto e forte nelle percentuali regionali. I sostenitori del movimento non vogliono alleanze, ma c’è da considerare che, sul territorio, i 5stelle non hanno percentuali idonee a governare la Regione.

D’altrocanto, i vertici del Nazareno non vedono di buon occhio un Oliverio-bis sul quale vige un vero e proprio veto viste le inchieste che hanno travolto il Governatore. Leggi anche: https://www.calabriamagnifica.it/politica/incontro-con-mario-oliverio/

Esiste poi un’altra corrente che è legata a Matteo Renzi e che risulta decisiva poiché ha numeri maggiori rispetto al fronte Oliverio-Adamo-Bruno Bossio che però vorrebbe approfittare di questa instabilità per anticipare le elezioni e conquistare nuovamente la Regione.

In questo clima caotico si pone il dilemma che è comune nelle regioni italiane: l’accordo con i pentastellati ci sarà o non ci sarà?