Wanda Ferro fuori dal Consiglio regionale: il voto calabrese ridisegna gli equilibri del centrodestra
CATANZARO, 8 OTT 2025 – Le elezioni regionali calabresi hanno restituito un quadro politico in movimento, dove i risultati locali raccontano più di quanto non facciano i numeri nazionali. La sorpresa più eclatante arriva da Fratelli d’Italia, che perde terreno rispetto alle aspettative e vede Wanda Ferro, sottosegretaria all’Interno e coordinatrice regionale, restare fuori dal nuovo Consiglio regionale.
Capolista nella circoscrizione centro (Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia), Ferro ha raccolto 10.406 preferenze, insufficienti però a superare il riconfermato consigliere Antonio Montuoro, che con 11.920 voti ha raddoppiato il proprio risultato del 2021.
Il peso del territorio e il limite dei simboli
La candidatura di Ferro era stata presentata come “di servizio”, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra il governo centrale e la Calabria. Ma il risultato delle urne ha raccontato un’altra storia: il territorio ha premiato i candidati più radicati, capaci di mantenere relazioni dirette con le comunità locali.
Montuoro e Calabrese, entrambi espressione di un lavoro politico quotidiano e diffuso, hanno intercettato il voto personale in un contesto segnato da una partecipazione minima (43,1%), dove ogni preferenza contava.
Fratelli d’Italia: un terzo posto che pesa
Nonostante le previsioni ottimistiche, Fratelli d’Italia si è fermato al terzo posto, dietro Forza Italia e la Lista Occhiuto Presidente. Un risultato in controtendenza rispetto ai sondaggi pre-elettorali, che indicavano i meloniani come seconda forza e pronosticavano fino a sei eletti. Alla prova dei fatti, i seggi conquistati sono stati quattro: uno a Cosenza, uno nella circoscrizione centro e due a Reggio Calabria.
Forza Italia consolida la sua macchina
Il vero vincitore, in termini politici, è ancora una volta Forza Italia, che con il 18% dei consensi conferma la propria centralità nel centrodestra calabrese. La rete di amministratori locali e la forza organizzativa costruita attorno al presidente Roberto Occhiuto hanno garantito continuità e risultati concreti.
La civica “Occhiuto Presidente”, con il suo 12,4%, ha ulteriormente rafforzato la dimensione presidenziale del voto, lasciando a Fratelli d’Italia un ruolo marginale all’interno della coalizione. In alcune aree, persino la Lega ha superato il partito della premier, segnale di una Calabria ancora poco permeabile all’effetto Meloni.
L’effetto Ferro e le prospettive future
La mancata elezione di Wanda Ferro non è soltanto un dato elettorale, ma un segnale politico da non sottovalutare.
Per la sottosegretaria al Viminale viene così meno il rischio del doppio incarico, ma il risultato apre inevitabilmente una fase di valutazione interna sul ruolo della dirigenza e sul radicamento territoriale.
Con oltre diecimila preferenze, Wanda Ferro conferma comunque un consenso personale solido. La sua esclusione evidenzia però quanto, in Calabria, pesino ancora i rapporti costruiti sul territorio più che l’appartenenza politica. Un passo indietro sul piano elettorale, che tuttavia non ne riduce la centralità nel panorama politico regionale.


















