Giù le mani dall’informazione, il flash mob anche a Reggio

libertà di stampa
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I giornalisti di tutta Italia sono, oggi, scesi in piazza per manifestare a favore della libertà di stampa. La protesta 2.0 è stata proposta dalla Federazione Nazionale della Stampa che ha organizzato flash mob nei principali capoluoghi italiani e ha ricevuto anche adesioni da Londra e Bruxelles portando avanti lo sglogan “giù le mani dall’informazione”.

Una manifestazione che – si legge in una nota – serve a contrastare “la deriva di un linguaggio della politica fatto di insulti e minacce a chi ogni giorno svolge il proprio dovere di informare i cittadini. Attacchi a una categoria di professionisti, ma soprattutto all’articolo 21 della Costituzione e ai valori fondamentali della democrazia, che mettono a rischio il diritto ad essere informati”.

La polemica

La polemica è nata in seguito alle dichiarazioni di Luigi di Maio e Alessandro di Battista contro i giornalisti dopo l’assoluzione di Virginia Raggi. La stessa sarebbe stata attaccata dai giornali, o da una certa stampa, che non avrebbe fatto altro che buttare fango sulla sindaca.
Le dichiarazioni dei pentastellati appellerebbero i giornalisti con parole spiacevoli e che hanno un carattere offensivo.

Il mondo del giornalismo si è sentito tutto offeso, da nord a sud ed insorge, nelle piazze e sui social, perché ferito dall’appellativo rivolto soprattutto al gentil sesso.
I pentastellati si sono difesi sostenendo che tali aggettivi sarebbero rivolti soltanto a quella tipologia di giornalisti pennivendoli, e non ai veri giornalisti che – specifica Di Battista – sono tutt’altra cosa.

Le principali città

Un appuntamento che si è svolto nelle maggiori piazze italiane dalle 12:00 alle 13:00, da Roma in Piazza dei Santi Apostoli a Milano in via vivaio a Bologna in via IV novembre, fino al sud con Napoli in piazza plebiscito e a Palermo in Piazza Verdi.

Il flash mob di Reggio Calabria

L’appuntamento arriva fino a Reggio Calabria. Il sindacato dei Giornalisti e Ordine regionale hanno organizzato la manifestazione davanti la sede della Prefettura dove si sono radunati molti giornalisti di varie testate nazionali e locali.
Era presente anche Michele Albanese, responsabile Fnsi per la legalità che ha fortemente sostenuto di essere scesi in strada «per ribadire e sostenere il ruolo importantissimo che ha la libera informazione che non può essere uccisa, offesa, denigrata da chi pensa di ridurre quasi a zero le forme di mediazione democratiche e liberali di questo Paese».
«Penso che le istituzioni debbano dare l’esempio, non soltanto per quello che fanno, ma anche per quello che dicono» ha commentato il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà che ha affiancato i giornalisti che hanno esposto uno striscione con le insegne della Fnsi.

Anna Bagnato