Coronavirus: la messa dopo la riapertura

Sacra Famiglia
Chiesa Mater Domini (immagine www.parrocchiamaterdominicz.it )

Anche la santa messa da qualche mese ha cambiato veste. A causa del Coronavirus i fedeli si sono abituati a partecipare alla funzione religiosa rispettando il distanziamento tra i banchi, indossando la mascherina e igienizzandosi spesso le mani. Ricordiamo che durante l’isolamento non si è potuto partecipare alle funzioni dal vivo, ma grazie alla tv e al web, tutto è sembrato più sopportabile. Dal 18 maggio la vita parrocchiale ha avuto un nuovo corso, aprendo mano mano le porte ai fedeli. Questa nuova normalità, che poi normalità non è, ha sovvertito tutto quello che la dottrina Cattolica ha insegnato negli anni:avvicinarsi, partecipare, prendere per mano il fratello più debole, ecc La dottrina non ha cambiato indirizzo, ma a causa della pandemia bisogna essere prudenti.

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Igienizzarsi le mani prima di ricevere l’eucarestia

Il momento più importante della celebrazione è sicuramente la consacrazione del pane e del vino, in cui il sacerdote ripete le parole di Gesù, pronunciate durante l’ultima cena. Terminata questa fase ci si prepara a ricevere Cristo e il ministro del Signore passa tra i banchi per consegnare il suo corpo fra le mani dei presenti, ricordiamo che le mani saranno l’una sull’altra e il sacerdote deporrà l’eucarestia sulla mano sinistra, la mano del cuore. I cristiani prima che questo accada, come consuetudine ormai vuole, si saranno prudentemente igienizzati con gel e o alcool.

Differenze rispetto al passato

Rispetto al recente passato ricordiamo che il segno della pace durante la funzione religiosa è stato omesso, a volte ci si scambia a distanza un cenno di pace, senza che le mani si sfiorino. Anche il momento dedicato all’offertorio ha subito delle modifiche, infatti non sempre ci si sposta per le offerte, ma vi sono all’interno della chiesa delle zone dedicate, dove è possibile lasciare un soldino. Tra i cambiamenti più rilevanti che non hanno a che fare con la pandemia sicuramente ricordiamo la nuova formulazione del Padre Nostro, preghiera cara a tutti i Cristiani, lasciata da Gesù, ancora non del tutto recepita, specialmente dagli anziani.