La Settennale di Mesoraca risplenderà quest’anno in Agosto

La Settennale di Mesoraca risplenderà quest'anno in Agosto
La Settennale di Mesoraca risplenderà quest'anno in Agosto

La Settennale celebrazione a Mesoraca: una riunione di tradizione ed emigrazione

Ogni sette anni, Mesoraca, un borgo nel cuore della Calabria, si trasforma in un crocevia di devozione e celebrazione. La ragione di tale trasformazione è la Festa Settennale, un evento che vede la solenne processione della statua del SS Ecce Homo, evento centrale di una manifestazione che coinvolge l’intera comunità. Questa tradizione affonda le sue radici nel profondo sentimento religioso della popolazione, portando con sé non solo momenti di preghiera e devozione, ma anche spettacoli, feste civili e una varietà di eventi che rendono unico questo rituale.i. La grande festa si terrà proprio quest’anno e riunirà tutti i mesorachesi nel mondo. Sarà davvero un’occasione speciale perché anche se Mesoraca è un paesino di nemmeno 6mila anime, ci sono emigrati mesorachesi in tutto il mondo.

La statua del SS Ecce Homo, dopo sette anni di attesa, viene portata in processione per le vie del paese, creando un’imponente scenografia tra gli stretti vicoli e le piazze acciottolate di Mesoraca. Questo evento non solo richiama la partecipazione attiva della comunità locale, ma si estende ben oltre i confini geografici del paesino, coinvolgendo i mesorachesi sparsi per il mondo.

L’anno della Settennale è particolarmente significativo, poiché Mesoraca diventa il punto d’incontro di una diaspora che ha attraversato continenti. Nonostante le sue dimensioni ridotte, il paese ha dato i natali a emigrati che hanno trovato rifugio e opportunità in terre lontane, dalla Svizzera agli Stati Uniti, dall’Argentina all’Australia. La Grande Festa diventa così un’occasione straordinaria per riunire le diverse anime della comunità mesorachese, spesso separate da chilometri di distanza, e rafforzare il legame con le radici comuni.

L’emigrazione, purtroppo, è una realtà ancora attuale per molti italiani. Una scelta dettata dalla mancanza di lavoro e prospettive in patria, che, tuttavia, nel passato, soprattutto negli anni ’50 e ’60, comportava notevoli sacrifici una volta raggiunta la meta desiderata.

La Settennale, oltre a essere una festa religiosa, diventa quindi anche un momento di riflessione sulla storia di una comunità che ha conosciuto l’emigrazione come parte integrante del proprio destino.

L’evento si presenta come un’occasione unica per celebrare la fede, la comunità e l’identità, unendo le persone attraverso il filo invisibile della tradizione e dell’emigrazione. Un’epica riunione che attraversa confini geografici, trasformando Mesoraca in un luogo di incontro e connessione tra passato e presente.

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