Coldiretti Calabria contro le etichette allarmistiche sul vino

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Coldiretti Calabria si oppone alle etichette allarmistiche e all’aumento della tassazione sul vino: ‘Scelte ideologiche che non riflettono la realtà del settore”

Coldiretti Calabria esprime una forte preoccupazione riguardo alla proposta della Commissione Europea di introdurre etichette sanitarie allarmistiche sul vino, sottolineando come tali decisioni possano danneggiare gravemente un settore fondamentale per l’agricoltura europea. “Si tratta di scelte prive di fondamento scientifico che non fanno distinzione tra consumo consapevole e abuso,” afferma Franco Aceto, presidente di Coldiretti Calabria. L’associazione denuncia un’incomprensione della realtà del settore vitivinicolo, che vanta in Calabria un ricco patrimonio di vitigni autoctoni e una crescente produzione di vini rossi e rosati.

Con oltre 13.000 addetti, un’area vitata di 11.600 ettari e un fatturato che supera i 105 milioni di euro, il vino calabrese è un motore economico e culturale per la regione. Non solo un’eccellenza agricola, ma anche un simbolo di biodiversità e tradizione, con una produzione che conta 19 denominazioni tra DOC e IGT, di cui il 75% sono vini rossi e rosati. Il settore ha visto anche un incremento delle esportazioni, con un aumento del 3% sul mercato internazionale.

Coldiretti Calabria, insieme a Filiera Italia, ha recentemente scritto una lettera alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, chiedendo di respingere la proposta di inserire etichette dissuasive sul vino, un’iniziativa che secondo l’associazione non sarebbe in linea con l’interesse delle imprese agricole e dei consumatori italiani. Inoltre, Coldiretti contesta l’idea di aumentare la tassazione sul vino, una misura che ritiene ingiustificata e dannosa per il settore.

“La proposta della Commissione Europea sembra ignorare completamente l’evoluzione positiva dei sistemi agroalimentari calabresi, che si indirizzano verso il concetto di Dieta Mediterranea, riconosciuta come patrimonio immateriale dell’UNESCO,” ribadisce Aceto. “Ci opponiamo con forza a ogni proposta che miri a penalizzare un settore così importante e innovativo.”

Per difendere l’integrità del settore vitivinicolo e dell’agricoltura in generale, Coldiretti ha annunciato che scenderà in piazza per protestare contro quelle che considera scelte politiche ideologiche e dannose. La richiesta è chiara: la Commissione Europea deve eliminare le etichette sanitarie allarmistiche dal proprio Documento di lavoro e rivedere ogni proposta che aumenti la tassazione sul vino.

Coldiretti Calabria continuerà a lottare per un futuro in cui il vino venga promosso come parte di una dieta sana e sostenibile, non stigmatizzato da etichette fuorvianti.

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