Cuccìa: un racconto gustoso delle radici cosentine

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Cuccìa cosentina: un viaggio attraverso la provincia di Cosenza, tra storia e tradizione gastronomica pre-silana

Nella provincia cosentina, la Cuccìa emerge come un piatto intriso di tradizione e storia, un capolavoro culinario che racconta le radici profonde della gastronomia locale. Originario della fascia pre-silana, questo piatto è un autentico inno ai sapori autentici che caratterizzano la cucina della provincia di Cosenza.

La Cuccìa, preparata con grano bollito, carne di capra e una selezione di spezie, ha le sue origini ben radicate nei comuni della suggestiva regione pre-silana. Il suo processo di preparazione coinvolge l’uso di un contenitore tradizionale in terracotta noto come “pignata”, conferendo un tocco autentico e tradizionale al piatto.

Le prime tracce scritte di questa antica tradizione gastronomica sono state immortalate da Vincenzo Padula, un prete e poeta di Acri, che ha contribuito a preservare e diffondere la ricchezza culinaria della zona. Le origini della Cuccìa rimangono avvolte nel mistero, poiché attualmente non esistono certezze concrete sulla sua nascita.

Una curiosa similitudine viene riscontrata in Sicilia, dove esiste una pietanza simile, ma dal sapore dolce. Le ipotesi sull’origine della Cuccìa si moltiplicano, e una teoria affascinante suggerisce una connessione con il cous-cous arabo e saraceno, noto per la sua assonanza e somiglianza con la nostra prelibatezza cosentina. Si ipotizza che questo piatto abbia radici nelle invasioni saracene a Cosenza, con un tocco unico dato dall’aggiunta di carne di maiale alla tradizionale carne di capra, come se fosse un segno di appropriazione culinaria.

Un’altra interessante ipotesi, sebbene non verificata storicamente, è parte della tradizione orale legata ai casali dell’area pre-silana. Secondo questa leggenda culinaria, il termine “Cuccìa” potrebbe derivare dal processo di selezione del grano, che veniva attentamente separato dalla “veccìa” chicco per chicco. Si narra che la Cuccìa abbia visto la luce nel XXVI secolo d.C., quando fu eretto il convento di S. Francesco di Paola a Pedace, sui resti del cenobio della confraternita di S. Maria della pietra.

Nell’antichità, la Cuccìa era spesso accompagnata da un bicchiere di vino rosso, un’abbinata perfetta per mitigare il sapore deciso della carne di capra. Questo rituale culinario testimonia non solo la maestria nella preparazione del piatto, ma anche la cura nel trovare l’armonia perfetta tra i sapori.

In conclusione, la Cuccìa si erge come un emblema culinario della provincia di Cosenza, un piatto che incarna la storia, la cultura e l’amore per la tradizione gastronomica locale.