Un tesoro culinario svelato: i fiori e le foglie di lavanda nella gastronomia

Lavanda
Lavanda

Esplorando le proprietà benefiche della lavanda nella dieta e nella gastronomia

La lavanda, un’erba aromatica spesso associata più all’uso cosmetico che a quello culinario, offre una vasta gamma di benefici che la rendono un ingrediente prezioso anche nella gastronomia. Oltre ad aromatizzare dolci e aggiungere un tocco di sapore insolito alle ricette salate, la lavanda è nota per le sue numerose proprietà benefiche quando consumata internamente.

In ambito erboristico, la lavanda viene spesso prescritta come antispasmodico, utile contro il mal di testa, i crampi intestinali, la nausea, il singhiozzo e come sedativo ed espettorante per la tosse. È particolarmente benefica per le persone affette da asma e problemi respiratori in generale, e si ritiene che possa anche prevenire le infezioni alle vie urinarie.

I fiori e le foglie di lavanda, freschi o essiccati, sono caratterizzati da un intenso aroma e devono essere dosati con attenzione nelle ricette. Le foglie, più delicate dei fiori, sono particolarmente adatte ai piatti salati, evitando di sovraccaricare i piatti con profumi eccessivi. Un trucco utile per attenuare l’aroma pungente dei fiori quando vengono utilizzati in dolci consiste nell’infondere brevemente i fiori nel latte tiepido, che verrà poi utilizzato nell’impasto una volta raffreddato e filtrato.

I mix di erbe provenzali, che includono sia i fiori che le foglie di lavanda, miscelati con altre erbe mediterranee come rosmarino, salvia, timo, basilico, maggiorana, santoreggia e menta, rappresentano una scelta perfetta per insaporire formaggi freschi, verdure, insalate, carni alla griglia, primi mantecati e persino le uova strapazzate.

Uno dei piatti che mette in mostra l’insuperabile sapore della lavanda è il risotto alla lavanda. Contrariamente alle aspettative, questo piatto non ricorda minimamente il profumo di un “detersivo”, ma si rivela invece estremamente delizioso e invitante fino all’ultima forchettata. Esistono due approcci per prepararlo: utilizzando un brodo di verdura aromatizzato con due spighe fiorite di lavanda, da utilizzare nella cottura del risotto, oppure creando un soffritto con un trito di foglie di lavanda (senza fiori), rosmarino e scalogno in una noce di burro di panna fresca. Successivamente, si aggiunge il riso, si sfuma con il vino bianco e si prosegue la cottura con il classico brodo di verdura. In entrambe le versioni, il piatto viene decorato con i fiorellini staccati dalle spighe.

Per una merenda profumata, si possono gustare biscotti al burro o una ciambella arricchiti con fiori di lavanda freschi o essiccati nell’impasto. Inoltre, una tazza di tè alla lavanda, dalle proprietà calmanti e rinfrescanti, può essere d’aiuto per alleviare il mal di testa. Per prepararlo, è sufficiente aggiungere fiori e foglie di lavanda all’acqua bollente e lasciarli in infusione per cinque minuti.

Con le sue numerose applicazioni culinarie e proprietà benefiche, rappresenta un vero e proprio tesoro nascosto all’interno della dieta mediterranea. Lasciatevi conquistare dal suo aroma unico e sperimentate i suoi molteplici usi in cucina, arricchendo così le vostre pietanze con un tocco di eleganza mediterranea.

LEGGI ANCHE: Viaggio nel profumo viola: Il fascino del parco della lavanda di Campotenese