Olio Capitale 2025: la Calabria in prima linea per la qualità

Olio exstravergine di oliva
Olio exstravergine di oliva

Alla fiera di Trieste, la Calabria ha messo in luce le sue eccellenze dell’olio extravergine, puntando su qualità e sostenibilità, con oltre un terzo delle sue coltivazioni dedicate al biologico

La Calabria si conferma come una delle regioni leader nel settore olivicolo italiano, con particolare attenzione all’olio extravergine di oliva di qualità e biologico. Al centro di questo rilancio, l’Expo Olio Capitale di Trieste ha rappresentato una vetrina fondamentale per le eccellenze calabresi, un’occasione per rafforzare l’immagine di un territorio da sempre legato alla cultura dell’olio.

Con i suoi 185 mila ettari di superficie olivetata, un terzo dei quali coltivato secondo metodi biologici, la Calabria sta accelerando il suo percorso verso una maggiore qualità nella produzione dell’olio. La partecipazione della Regione Calabria a Olio Capitale 2025 ha visto una forte presenza di aziende locali impegnate a promuovere un modello di olivicoltura sostenibile e innovativo, mirato a consolidare il primato della regione nel panorama olivicolo italiano, dove la Calabria compete con la Puglia per il primato nella produzione.

“L’obiettivo è chiaro“, ha dichiarato Gianluca Gallo, assessore regionale all’agricoltura. “Vogliamo puntare sull’eccellenza. La Calabria è già un punto di riferimento nel settore, e la qualità deve essere il nostro motore per crescere ulteriormente“. L’attenzione alle varietà autoctone calabresi, come la Carolea, la Ottobratica, la Dolce di Rossano e la Tonda di Strongoli, è un segno tangibile di un impegno concreto a tutelare e valorizzare il patrimonio olivicolo locale.

L’iniziativa della Regione Calabria non si limita a una semplice partecipazione fieristica, ma si inserisce in una strategia più ampia di sviluppo e innovazione. Il Piano Olivicolo regionale, frutto di un lavoro sinergico con enti di ricerca, come il CREA, e le associazioni di categoria, è stato ideato per recuperare gli oliveti secolari, quelli che ospitano le varietà storiche calabresi, e per modernizzare i processi di estrazione meccanica dell’olio.

La nostra missione è trasformare il settore olivicolo calabrese, puntando su un’innovazione che non tradisca la tradizione, ma che anzi la valorizzi“, ha proseguito Gallo. Solo attraverso queste azioni sarà possibile consolidare una “nuova immagine” dell’olivicoltura calabrese, una regione che guarda al futuro con un occhio di riguardo per la sostenibilità e la qualità delle proprie produzioni.

Expo Olio Capitale ha rappresentato una tappa fondamentale in un percorso che mira a valorizzare il “filo d’oro calabrese” come simbolo di un’agricoltura di qualità e innovativa, pronta ad affrontare le sfide di un mercato sempre più competitivo e attento alle specificità territoriali.

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