Sempre più spesso si sente parlare di cosa sia la pizza sospesa: un italianissimo piatto unico che può essere consumato in qualsiasi momento da chi ha bisogno. L’idea nasce dal cosiddetto caffè sospeso poi copiata ed incollata sull’alimento che rappresenta l’italianità nel mondo: la pizza. Andiamo a capire qualcosa in più.
Cos’è il caffè sospeso?
In un passato non molto lontano si è diffuso a Napoli il caffè sospeso. Un caffè offerto da un cliente ad uno sconosciuto meno fortunato, infatti ancora oggi basta chiedere al barista se c’è qualche caffè sospeso e il gioco è fatto. Una idea di solidarietà nei confronti degli altri.
La pizza sospesa
Dal caffè si è passati alla pizza. Un piatto unico capace si saziare un affamato a pranzo oppure a cena. Davvero una idea lodevole e innovativa. Ricordiamo che in Calabria questa abitudine non è diffusa, ma chi l’ha detto che non potrebbe svilupparsi? Alla fine con pochi euro si dà da mangiare a chi ha bisogno.
La cena sospesa
Questa abitudine di lasciare pagata qualcosa per chi ha una necessità si è sviluppata a macchia di leopardo un po’ in tutto lo stivale. Dal Trentino alla Sicilia.
Criticità
È vero, l’idea del caffè e della pizza sospesa è bellissima, ma ha dei limiti. Infatti qualche barista o ristoratore potrebbe tenere per sé il valore dell’importo percepito oppure utilizzarlo in percentuale inferiore. Ma questo limite può anche essere un punto di forza, perché generalmente dove si paga in anticipo un caffè o una pizza per chi ne avrà necessità, si conosce grossomodo l’onestà dell’esercente. Perché tutto ciò avvenga occorre una sorta di “familiarità”, di fiducia nei confronti delle persone che operano e gestiscono una determinata attività.