Vinitaly 2023: il vino Cirò nella top 15

Vinitaly 2023, La Classifica dei Vini, Coldiretti Calabria

Vinitaly 2023, Coldiretti Calabria: “Vincono le bottiglie autoctone. Il vino Cirò nella top 15 dei vini sovranisti che hanno aumentato di più le vendite nel 2022”

“Il nostro Cirò nelle varie declinazioni ed etichette è nella top 15 dei vini sovranisti che hanno aumentato di più le vendite nel 2022”. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti che nel proprio stand al Vinitaly 2023 ha esposto le bottiglie dei 15 vini che in Italia sono cresciuti maggiormente nei consumi, sulla base dei dati Circana che evidenziano la svolta patriottica nel bicchiere.

“Insomma – commenta Coldiretti – oltre all’apprezzamento ricevuto in generale sul costante miglioramento dei nostri vini, sia per qualità che per il confezionamento e la presentazione con packaging accattivanti che mettono insieme tradizione e modernità, viene promosso a pieni voti dal mercato e quindi dai cittadini-consumatori ma anche dalla ristorazione, sia il vino Cirò con i suoi vignaioli, ma anche un territorio che affonda le sue radici nella Magna Graecia. Un perfetto connubio che testimonia che il vino è ambasciatore di cultura e saperi e valorizza territori”.

“Un successo dei vini autoctoni – continua Coldiretti – che è in netta controtendenza rispetto all’andamento complessivo delle vendite di vino che nell’ultimo anno fanno segnare in media una frenata del -1,8% in valore“, secondo l’analisi Coldiretti su dati Circana.

“Il futuro dell’agricoltura italiana ed europea – afferma Coldiretti Calabria commentando questa notizia positiva – dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le distintività territoriali che sono state la chiave del successo nel settore del vino. Queste nelle unicità territoriali hanno trovato la massima sublimazione. Il vino è un patrimonio del Made in Italy“. Proprio per questo, infatti secondo Coldiretti il Made in Italy deve promuovere, valorizzare e difendere la vendita del vino anche al livello internazionale. Bisogna, infine, secondo Coldiretti, andare anche contro “allarmismi e campagne di paura che non hanno senso se si opta per un consumo responsabile e di qualità”.