Asp Catanzaro: bilancio 2024 in crescita, debiti in calo

Asp Catanzaro 2
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L’Asp di Catanzaro approva il bilancio 2024: migliorano i conti, crescono le prestazioni sanitarie e si riducono i debiti pregressi nonostante le difficoltà ereditate dal passato

Un passo avanti significativo per l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, che ha approvato il bilancio di esercizio 2024, ora in attesa del vaglio definitivo del Collegio Sindacale. I risultati parlano chiaro: i conti migliorano, la produzione sanitaria cresce e il debito si riduce, nonostante il peso dei pagamenti riferiti ad annualità pregresse.

In un documento che accompagna l’adozione del bilancio, l’Asp ricostruisce il difficile percorso affrontato negli ultimi anni, segnati dall’impatto della pandemia e dal commissariamento per infiltrazioni mafiose. Due eventi che hanno compromesso la capacità gestionale e operativa dell’Ente, con ricadute sulla dirigenza, sulle dotazioni tecnologiche e informatiche, sul personale amministrativo e sulla credibilità interna ed esterna.

Nonostante queste criticità, il 2024 segna una decisa inversione di tendenza. La produzione aziendale registra un aumento: i ricoveri nei presidi ospedalieri sono passati da 12.864 del 2023 a 13.419 nel 2024, mentre la valorizzazione economica delle prestazioni ha raggiunto i 39 milioni di euro, contro i 37 milioni dell’anno precedente. Il Presidio di Lamezia Terme si conferma punto di riferimento anche per utenti provenienti da fuori provincia, mentre a Soverato, penalizzato dai lavori al blocco operatorio, si prevedono margini di crescita nei prossimi mesi.

Segnali positivi arrivano anche dalla medicina territoriale, con oltre 18.000 accessi in più nell’assistenza domiciliare rispetto al 2023, e dalla crescita delle prestazioni offerte nei settori della salute mentale e materno-infantile, con particolare attenzione ai bambini affetti da DSA, disturbi alimentari e disturbi dello spettro autistico.

Dal punto di vista economico-finanziario, i ricavi da prestazioni sanitarie e compartecipazioni sono aumentati del 27%, mentre i costi per l’acquisto di farmaci e dispositivi sanitari hanno registrato un incremento dell’8,17%. L’indice di tempestività dei pagamenti appare falsato a causa della liquidazione di debiti ultradecennali, ma, una volta sterilizzati questi effetti straordinari, si normalizza attestandosi a 7,55 giorni.

Nel complesso, il bilancio si chiude con una riduzione della perdita del 19% rispetto al 2023, a conferma del percorso virtuoso intrapreso.

«Ringrazio tutti i dipendenti che, con competenza e grande senso di appartenenza, hanno contribuito a questi risultati» ha commentato il commissario straordinario Antonio Battistini. «L’Azienda oggi è più solida, eroga più prestazioni e risponde meglio ai bisogni assistenziali della popolazione. Siamo consapevoli che la strada da percorrere è ancora lunga, soprattutto per quanto riguarda le liste d’attesa e gli screening, ma il lavoro fatto e i segnali positivi che arrivano anche dal Piano Nazionale Esiti ci incoraggiano a proseguire».

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