Catanzaro celebra la prima “Walk for the Cure” al Parco della Biodiversità, una camminata non competitiva per sensibilizzare sulla prevenzione del tumore al seno
Il mese di ottobre si tinge di rosa anche a Catanzaro, che si prepara ad accogliere la prima edizione della “Walk for the Cure”, la camminata non competitiva promossa da Komen Italia per sostenere i progetti dedicati alla salute femminile e alla lotta contro i tumori. L’evento, patrocinato dal Comune di Catanzaro, si terrà domenica 26 ottobre al Parco della Biodiversità, con l’obiettivo di diffondere un messaggio di speranza e sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e di uno stile di vita sano.
In vista dell’iniziativa, la vicesindaca Giusy Iemma, medico di professione, ha lanciato un appello accorato alle donne del territorio: «Il tumore al seno è la neoplasia più diffusa tra le donne, ma oggi, grazie alla prevenzione e alla diagnosi precoce, può essere affrontato con successo. È fondamentale che ogni donna sia consapevole dell’importanza dei controlli periodici e dell’adesione agli screening gratuiti offerti dal sistema sanitario».
Iemma ha voluto esprimere riconoscenza alla Breast Unit dell’Azienda Dulbecco di Catanzaro, definendola «una realtà d’eccellenza che garantisce assistenza multidisciplinare e presa in carico completa», e ha ringraziato l’ASP di Catanzaro «per l’impegno costante sul territorio». Tuttavia, ha sottolineato come sia necessario fare di più per abbattere le barriere culturali, logistiche e informative che ancora ostacolano molte donne nell’accesso alla prevenzione.
Da qui la proposta della vicesindaca di costruire una rete territoriale permanente per la prevenzione, che coinvolga Comuni, ASP e strutture sanitarie locali. «L’obiettivo – spiega – è portare la salute più vicino alle donne, anche nei piccoli centri e nelle aree interne, attraverso campagne itineranti, giornate di screening gratuito, incontri informativi e momenti di ascolto. La prevenzione non deve essere un privilegio per poche, ma un diritto accessibile a tutte».


















