Manifestazione a Catanzaro: la Calabria chiede il diritto alla salute
CATANZARO, 11 maggio 2025 – Una piazza gremita, una voce corale: quella di migliaia di calabresi scesi in strada ieri a Catanzaro per chiedere una sanità più giusta, efficiente e vicina ai bisogni reali dei cittadini. La manifestazione, dal titolo emblematico “Sanità, Calabria alza la testa”, ha visto l’adesione di oltre 160 comitati spontanei nati in tutta la regione, insieme ai sindaci di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia, numerosi amministratori locali, partiti e sindacati.
Promossa dal Quotidiano del Sud, l’iniziativa ha voluto puntare i riflettori sull’emergenza sanitaria che da anni affligge la Calabria: carenza di strutture, liste d’attesa interminabili, ospedali periferici ridotti all’osso e servizi essenziali spesso irraggiungibili, soprattutto nei piccoli centri montani.
“C’è oggi la necessità di raccogliersi in un progetto comune – hanno dichiarato gli organizzatori dal palco – i cittadini chiedono servizi normali, città normali. Un Pronto Soccorso che funzioni, paesi di montagna che non siano abbandonati, liste d’attesa accettabili. È una battaglia per la normalità, che è un obiettivo politico nel senso più alto del termine, perché si fonda sulla partecipazione diretta e non sulla delega”.
Una richiesta chiara alla classe dirigente regionale e nazionale: riconoscere la salute come diritto fondamentale e porre fine alla marginalizzazione del sistema sanitario calabrese. I promotori hanno parlato di una mobilitazione che non si fermerà alla piazza, ma continuerà con iniziative territoriali e azioni concrete per tenere alta l’attenzione e costruire, dal basso, un nuovo modello di sanità pubblica.
L’affluenza alla manifestazione ha mostrato un territorio che non si rassegna e che, anzi, è pronto a farsi protagonista del cambiamento, chiedendo con forza un futuro in cui la sanità sia davvero al servizio di tutti.