La revoca dell’incarico sindacale da parte della FIALS scatena la reazione di Graziella Rattà, eletta RSU all’AOU Dulbecco: “La mia lotta prosegue comunque, al fianco dei colleghi”
CATANZARO, 28 MAG 2025 – È scontro aperto tra la FIALS, sindacato attivo nel settore della sanità pubblica e privata, e la dottoressa Graziella Rattà, infermiera in servizio all’Azienda Ospedaliera Universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro ed eletta rappresentante RSU nelle recenti elezioni.
Rattà, che da anni lavora presso il presidio Pugliese con “amore e dedizione”, come lei stessa sottolinea, ha denunciato la sua improvvisa revoca dall’incarico di rappresentante sindacale aziendale FIALS, avvenuta – secondo quanto afferma – senza alcuna comunicazione diretta né motivazione formale. A firmare il documento di revoca sarebbe stato il segretario provinciale del sindacato, Dario Rizzo.
“Ho appreso solo il 26 maggio, attraverso un documento che non riporta nemmeno il mio nome, di essere stata sollevata dall’incarico”, scrive Rattà in una nota indirizzata ai colleghi e simpatizzanti FIALS. Il documento sarebbe stato inviato unicamente alla direzione aziendale, senza notifica alla diretta interessata.
La contestazione arriva in un momento delicato: Rattà stava avviando, in qualità di RSU e sindacalista, una procedura di raffreddamento presso la Prefettura di Catanzaro per affrontare il problema del demansionamento del personale infermieristico causato, a suo dire, dalla cronica carenza di OSS nei reparti.
“Un assist all’Azienda, più che una scelta del sindacato – accusa l’infermiera – che di fatto ha bloccato un’azione a favore dei lavoratori”. La revoca, priva di motivazioni sostanziali e non condivisa con la base, viene definita dalla diretta interessata “un gesto lesivo della mia immagine e della fiducia che i colleghi hanno riposto in me”.
Rattà ha quindi annunciato il proprio distacco dalla FIALS, dichiarando la volontà di proseguire il suo impegno in difesa dei lavoratori dell’AOU Dulbecco come rappresentante RSU indipendente: “Continuerò a rappresentarvi in ogni sede, senza l’appoggio di chi non ci merita. La mia forza è nel coraggio di voi tutti”.
Nel frattempo, dal vertice provinciale del sindacato non sono arrivate repliche ufficiali. La vicenda potrebbe ora avere strascichi anche legali, poiché l’infermiera ha preannunciato azioni giudiziarie per tutelare la propria immagine professionale.