Covid Catanzaro: 6 poliziotti positivi dopo perquisizione su viale Isonzo

Giuseppe Brugnano, segretario nazionale della Federazione Sindacale di Polizia (fonte twitter)
Giuseppe Brugnano, segretario nazionale della Federazione Sindacale di Polizia (fonte twitter)

Brugnano (Federazione Sindacale di Polizia) : «Da giorni era stato chiesto di intervenire sul quartiere, ma le istituzioni hanno fatto finta di non sentire»

Dopo il focolaio all’interno del Carcere “Ugo Caridi” di Catanzaro, in cui sono risultate 17 persone positive al Covid-19 (tra detenuti e agenti della polizia penitenziaria), oggi sono stati riscontrati altri casi positivi a Catanzaro.

Sempre agenti, però questa volta del Commissariato di Catanzaro Lido. Sei sono risultati i poliziotti contagiati. Tra di loro anche il dirigente del presidio della Polizia di Stato che ha costretto in quarantena gran parte dei dirigenti della Questura di Catanzaro.

Il focolaio è emerso in queste ore e sarebbe scaturito da una perquisizione effettuata nei giorni scorsi dalla polizia nel quartiere di viale Isonzo.

La zona infatti abitata prevalentemente da famiglie rom nei giorni scorsi è stata protagonista di diversi focolai, con decine di casi positivi al Covid-19. La perquisizione si era resa necessaria nell’ambito di accertamenti sullo spaccio di sostanze stupefacenti.

Focolaio viale Isonzo: totale inefficienza istituzioni locali. Nessuna zona rossa istituita

«Siamo davanti ad un focolaio che dimostra la totale inefficienza delle istituzioni locali. Il focolaio di viale Isonzo era noto da giorni, ma nessuno ha inteso istituire una zona rossa che potesse limitare gli spostamenti nel popoloso quartiere. Purtroppo le indagini di polizia non possono fermarsi» Così il segretario nazionale della Federazione Sindacale di Polizia, Giuseppe Brugnano.

«Davanti ad una circolazione continua e insistente di persone, nonostante i tanti casi positivi – ha spiegato Brugnano – i colleghi sono dovuti intervenire per scongiurare alcune azioni criminose che erano state evidenziate. Da giorni era stato chiesto di intervenire sul quartiere, ma le istituzioni hanno fatto finta di non sentire».