Cuore, Icop 2019: all’Umg i maggiori esperti mondiali

Partecipanti_ICOP
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Si è concluso con la presenza di 450 esperti e di 3687 persone collegate in diretta il congresso ICOP 2019, organizzato dal Prof. Ciro Indolfi, Cardiologo e Presidente della Società Italiana di Cardiologia.

Tanti i temi trattati: l’intelligenza artificiale, la prevenzione cardiovascolare, la fibrillazione atriale, l’infarto miocardico, le valvole cardiache impiantate per via percutanea, gli stent ed angioplastica coronarica.

Tre importanti letture sono state affidate a top leaders mondiali della Cardiologia. Il Prof. Patrick. W. Serruys dell’Imperial College London di Londra nella lettura dedicata alla memoria del Prof. Massimo Chiariello, ha presentato interessantissimi dati delle nuove tecniche di Imaging non invasivo con le quali i chirurghi in futuro effettueranno by-pass senza bisogno della coronarografia. Il Prof. Javier Escaned dell’Hospital Clinico San Carlo di  Madrid, il Prof. Ron Waksman, il Prof. Alì Ziad di New York hanno discusso le differenze tra strategie interventistiche europee rispetto a quelle Americane.

Molti interventi dei Cardiologi della Scuola catanzarese. Il Prof. Ciro Indolfi in un flash debate con il dott. J. Svanerudh ha dibattuto sulle tecniche oggi utilizzate in emodinamica per valutare la severità della stenosi coronarica. Il Prof. Salvatore De Rosa, co-direttore del Meeting, ha introdotto le nuove tecniche per la valutazione della severità della stenosi coronarica. La dott.ssa Annalisa Mongiardo esperta nella riparazione della valvola mitrale per via percutanea ha presentato i dati dello studio COAPT, la Dott.ssa Spaccarotella, project leader sulla TAVI, ha discusso i risultati dello studio PARTNER in pazienti con stenosi aortica a basso rischio. Altri 140 tra oratori, moderatori e discussants si sono alternati nel corso della due giorni di Catanzaro.

La novità assoluta, però, è stata la presentazione, per la prima volta in Italia, del Prof. Justin Davies dell’Hammersmith Hospital di Londra sull’intelligenza artificiale (IA) applicata all’emodinamica. Il Prof. Davies, al quale è stata consegnata una targa ricordo,  ha strabiliato l’auditorio mostrando una tecnica che, analizzando 18.407.950 punti, ha permesso il posizionamento corretto dello stent e di diagnosticare eventuali errori nella misura della pressione intracoronarica. I risultati sperimentali dell’intelligenza artificiale hanno permesso di dimostrare che il 3.8 % delle angioplastiche erano in realtà non necessarie e il che nel 27% dei casi in cui l’angiogplastica non è stata ritenuta utile in realtà necessitavano di una rivascolarizzazione coronarica percutanea. I dati presentati a Catanzaro dimostrano che l’intellIgenza artificiale avrà un ruolo sempre maggiore in sanità ed in emodinamica migliorando la precisione nella diagnosi e nella terapia nei pazienti coronaropatici.

ono molto onorato di aver ospitato nel Campus del nostro Ateneo il meglio della Cardiologia nazionale ed internazionale. In questi anni abbiamo effettuato 36.139 procedure invasive totali  nel laboratorio di emodinamica con risultati eccellenti in termini di mortalità e risultati.  Aver mostrato le eccellenze della Cardiologia del nostro Campus sia nella ricerca che nell’assistenza è stato un grande piacere –  ha affermato il Prof. Ciro Indolfi alla conclusione dei lavori.  La qualità scientifica dei lavori è stata di altissimo livello e per la prima volta è stata presentata in Italia la grande novità della ricerca medica contemporanea e cioè l’intelligenza artificiale. L’intelligenza artificiale utilizza una rete neurale addestrata su centinaia di migliaia di battiti cardiaci, rivalutata poi su un nuovo set di dati. E’ molto probabile che tra qualche anno questa straordinaria tecnologia entrerà nella pratica clinica permettendo di migliorare ulteriormente la terapia dei pazienti cardiopatici”.