Tagli alla Nefrologia nella ‘Dulbecco’ di Catanzaro: L’allarme di ANED APS (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto) per la tutela dei pazienti
CATANZARO, 24 APR 2025 – È durissima la presa di posizione di Pasquale Scarmozzino, rappresentante dell’ANED APS (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto), contro il nuovo atto aziendale dell’Azienda Ospedaliera “Renato Dulbecco” di Catanzaro. In un comunicato stampa dai toni accesi, Scarmozzino denuncia un progressivo peggioramento delle condizioni per i pazienti nefropatici, a fronte di una domanda di cure in costante crescita.
Secondo quanto dichiarato, nel nuovo assetto organizzativo è prevista una riduzione dei posti letto nel reparto di nefrologia del presidio “Pugliese”: da 16 a 14 unità. Una scelta che appare in netta contraddizione con l’incremento dei casi di malattia renale cronica, sia a livello regionale che nazionale. La situazione nel centro dialisi è ancora più preoccupante: nonostante i posti tecnici rimangano ufficialmente 15, ogni turno tratta fino a 18 pazienti, a cui si aggiungono quelli in condizioni acute. Tutto ciò con personale invariato e spazi sempre più angusti.
“È una decisione incomprensibile e pericolosa”, afferma Scarmozzino. “A fronte di un calo demografico della popolazione generale, il numero dei nefropatici continua a salire. I dati parlano chiaro: in Calabria la prevalenza dei pazienti in dialisi è passata da 731 per milione di abitanti nel 2015 a 840 oggi. Serve potenziare, non ridurre”.
L’appello dell’ANED è diretto al commissario dell’Azienda Dulbecco, Simona Carbone, e al presidente della Regione Calabria, nonché commissario ad acta per la sanità, Roberto Occhiuto. Proprio quest’ultimo, secondo Scarmozzino, aveva ratificato nel 2023 una rete nefro-dialitica che prevedeva 16 posti letto al “Pugliese”, definendolo numero critico. “Perché oggi si fa un passo indietro?” si domanda l’ANED.
Nel mirino anche l’apparente incoerenza tra l’azione regionale e le iniziative parlamentari: la Commissione XII della Camera sta infatti esaminando una proposta di legge firmata da due esponenti dello stesso partito del presidente Occhiuto, volta a introdurre uno screening renale per contenere l’epidemia silenziosa della malattia renale cronica. Eppure, sul campo, le strutture sanitarie sembrano andare in direzione opposta.
Altra nota dolente è quella dei trapianti. In Calabria si è registrato un crollo drastico: solo due trapianti renali da inizio anno ad aprile 2024, contro i dieci effettuati nello stesso periodo del 2023. Una riduzione dell’80%, denunciata da ANED sulla base dei dati del Centro Nazionale Trapianti. “Un crollo drammatico che grida vendetta”, tuona Scarmozzino.
L’Associazione ribadisce la sua intenzione di non arretrare. “ANED rigetta ogni intimidazione legale. Denunciare le carenze strutturali e organizzative è parte integrante della nostra missione”, conclude il rappresentante.
In una regione già messa a dura prova dalle criticità sanitarie, il caso della “Dulbecco” si impone come simbolo di una più ampia emergenza: quella di una sanità pubblica che rischia di non riuscire a tenere il passo con i bisogni, sempre più pressanti, dei cittadini più fragili.
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