Green pass illimitato con terza dose e zona rossa solo per non vaccinati: le regole del nuovo decreto

decreto, Draghi-Speranza
decreto, Draghi-Speranza

Il Consiglio dei ministri ha approvato nuovo decreto contenente le nuove norme anti-Covid. Draghi: “Nelle prossime settimane andremo avanti su questo percorso di riapertura”

Il nuovo decreto approvato da Governo Draghi e dal Consiglio dei ministri dispone nuove norme anti-Covid che segnano un nuovo percorso di riapertura. Si parte dalla scuola, secondo il ministro Speranza, il primo campo in cui segnare una maggiore libertà, perché tutto, a partire dalla scuola, possa ripartire. Ma andiamo per gradi. Vediamo cosa succede con il Green Pass, cosa cambia nelle scuole e cosa accade in zona rossa. O meglio per chi rimarrà la zona rossa.

Green Pass illimitato

La prima grande novità è la durata illimitata del Green Pass per coloro i quali si sono sottoposti alla terza dose di vaccino, la cossidetta dose booster. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri facendo proprie le richieste della cabina di regia che ha preceduto il Consiglio dei ministri. C’è una nota interessante riguardo il Green Pass illimitato. Secondo le nuove regole stabilite dal Governo, il certificato verde avrà validità illimitata anche per chi ha due dosi ed è già guarito da Covid. Il premier Draghi ha dichiarato a proposito della validità del certificato verde: “per chi ha tre dosi, oppure due dosi ed ha già avuto il Covid, diventerà indefinita”. Ciò significa che fino ad una nuova pronuncia delle autorità regolatore del farmaco, il Super Green Pass non avrà un limite temporale.

Cosa cambia nelle scuole con il nuovo decreto

Il decreto soprattutto a partire dalle scuole dà nuovi “sensi di marcia”. Per i nidi e le materne, per le fasce di età quindi 0-6anni, la permanenza in classe in presenza, fino al quinto caso di positività. Scatta la Dad dal quinto caso in sù.

Per la scuola primaria, fascia di età 6-12, scatta quella che in cabina di regia è stata definita come “divaricazione” (punto su cui il partito della Lega non si è trovato d’accordo con il Consiglio dei ministri). In questo caso infatti, secondo il nuovo decreto approvato, si effettua la distinzione tra vaccinati e non. Da quinto caso in su, infatti gli studenti vaccinati restano in classe, mentre vanno a casa in quarantena coloro che non sono vaccinati. Saranno solo questi ultimi a dover utilizzare la Dad.

Zone di basso, medio ed alto rischio: ecco le novità in zona rossa

Cosa succede con il nuovo decreto nelle diverse zone di rischio del nostro Paese? La distinzione è sempre riconducibile alle persone vaccinate e non vaccinate. Ad oggi questa distinzione valeva soltanto per le fasce gialle ed arancioni. Con il nuovo decreto le attuali restrizioni della zona rossa saranno valide solo per le persone non vaccinate. Ecco la più importante novità nella materia specifica.

Le posizioni dei partiti e le dichiarazioni politiche

Sul disappunto del partito della Lega, che ritiene discriminatorio questo “cambio di passo” nei confronti degli alunni non vaccinati, risponde il ministro Speranza. Il ministro della Salute ha così dichiarato: “Non c’è alcuna discriminazione e i vaccini sono lo strumento che ci sta consentendo di aprire una nuova fase. La curva sta piegando senza azioni forti mentre altri paesi hanno dovuto attuare forme di chiusura significative”. A tal proposito ricordiamo che a Londra, in Inghilterra, ad oggi non ci sono restrizioni ed i cittadini sono liberi di muoversi e di frequentare locali, senza neanche l’obbligo dell’utilizzo della mascherina. In una condizione priva di restrizioni che responsabilizza. Ma ricordiamo che per arrivare a questo punto il paese aveva dovuto disporre più fasi di lockdown.

“Se ciò è possibile – continua il ministro Roberto Speranza – è perché il 91 % degli italiani ha risposto al vaccino. Quindi su questa linea dobbiamo insistere”.

“Siamo in una fase e in un tempo nuovo. Ha concluso Speranza – Le scelte che abbiamo compiuto sono molto rilevanti”.

Secondo indiscrezioni, istituzionali e non, la variante Omicron (nelle sue due costituzioni) segnerebbe l’inizio della fine della pandemia. (Il gioco di parole allude al fatto di non voler illudersi). Le nuove disposizioni del Governo sembrano seguire questa nuova fase di “ottimismo”, data dai numeri registrati negli ultimi bollettini, riguardo numero ricoverati, numero guariti, numero contagiati, numero decessi, indice di positività e indice Rt.

“Nelle prossime settimane – dichiara lo stesso premier Draghi – secondo le indiscrezioni istituzionali in apertura del Consiglio dei ministri – andremo su questo percorso di riapertura”.

“Sulla base della evidenza scientifica – dichiara ancora Mario Draghi – e continuando a seguire l’andamento della curva epidemiologica, annunceremo un calendario di superamento delle restrizioni vigenti”.

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