L’Azienda Ospedaliero-Universitaria ‘Renato Dulbecco’ di Catanzaro risponde alle accuse di ANED APS, confermando la regolarità dell’assistenza ai pazienti trapiantati e la continuità dei servizi
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro ha voluto fare chiarezza riguardo a recenti affermazioni contenute in un comunicato diffuso il 10 aprile 2025 dall’Associazione Nazionale Emodializzati (ANED APS), che sollevavano dubbi sulla gestione delle prestazioni per i pazienti trapiantati presso il presidio ospedaliero di Germaneto.
In risposta a queste preoccupazioni, l’Azienda sottolinea che l’ambulatorio di follow-up per i pazienti trapiantati è attivo e pienamente operativo, contrariamente a quanto sostenuto nelle dichiarazioni di ANED APS. Il servizio è attualmente gestito dalla dottoressa Capria, specialista nefrologa che ha recentemente preso il posto del dottor Caglioti, andato in pensione. L’Azienda conferma dunque la continuità assistenziale, garantendo che i pazienti trapiantati abbiano sempre un medico specialista di riferimento per le loro necessità post-operatorie.
Inoltre, l’Azienda precisa che i posti letto dedicati alla Nefrologia presso il presidio Mater Domini sono conformi alle disposizioni del Decreto Commissariale Regionale (DCA), che stabilisce la disponibilità di otto letti per la specialità. Questo risponde alle necessità di accoglienza e assistenza dei pazienti affetti da malattie renali e trapiantati.
Per quanto riguarda le prestazioni di laboratorio, l’Azienda ha chiarito la questione relativa al dosaggio dell’Everolimus, un farmaco immunosoppressore fondamentale per i pazienti trapiantati di rene. L’esame può essere eseguito in due modalità, entrambe previste dai cataloghi regionali, con la prima opzione che prevede il dosaggio senza tecniche cromatografiche ed è completamente gratuito per i pazienti, in quanto incluso nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). La seconda opzione, che utilizza tecniche cromatografiche, è a carico del paziente e non rientra nei LEA.
L’Azienda ha ribadito che le affermazioni secondo cui il dosaggio dell’Everolimus sarebbe garantito gratuitamente solo presso il presidio “Pugliese” sono infondate. Nessun paziente ha dovuto pagare ticket per le prestazioni coperte dai LEA e correttamente prescritte dal medico curante.
Infine, la direzione dell’Azienda ha respinto con decisione le accuse di comportamenti “contraddittori” o “furto” rivolte alla struttura e al suo personale, ritenendo tali affermazioni gravemente lesive dell’onorabilità della stessa. La commissaria straordinaria Simona Carbone ha sottolineato che, qualora le dichiarazioni infondate dovessero continuare, l’Azienda si riserva il diritto di difendere la propria immagine nelle sedi competenti, a tutela della serenità dei pazienti e del sistema sanitario regionale.
Il comunicato conclude con l’invito a evitare dichiarazioni che possano generare confusione e allarmismo tra i pazienti, sottolineando l’importanza di un’informazione corretta e basata su riscontri oggettivi.
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