Perdita della piccola Ginevra, Giusy Iemma (PD): «Calabria non attrezzata»

ospedale, sanità, medici
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Giusy Iemma (PD): Profondamente addolorata per la perdita della piccola Ginevra, esprimo grande cordoglio alla famiglia

“La morte della piccola Ginevra lascia l’intera comunità calabrese sgomenta e dimostra che la Calabria non è attrezzata per affrontare situazioni di estrema complessità, come quella della piccola di Mesoraca. Tante le domande che necessitano di una risposta”. È quanto ha dichiarato in una nota stampa Giusy Iemma, Presidente dell’Assemblea Regionale PD.

“Prima fra tutte – si interroga il presidente dell’Assemblea Regionale del PD – perché in Calabria manca una struttura dedicata alla cura dei pazienti in condizioni critiche dalla nascita al diciassettesimo anno di vita, malgrado l’accordo Stato- regioni del dicembre 2017”.

“È vero che dal 2018 – prosegue Iemma – sono stati attivati a Cosenza 4 posti letto di terapia intensiva pediatrica per bambini con peso oltre i 10 Kg, in ambiente di terapia intensiva dell’adulto, e 2 posti letto per bambini con peso inferiore, in locali adiacenti alla terapia intensiva neonatale, ma  l’ECMO (polmone a membrana extracorporea), che supporta le funzioni vitali mediante circolazione extracorporea, è utilizzata solo nelle strutture di terzo livello, pertanto non è consentita”.

“Il fulcro della gestione dei pazienti critici – spiega Iemma – con insufficienza respiratoria acuta è la respirazione artificiale ed il polmone a membrana extracorporea, quale terapia di supporto per la depressione respiratoria. Poiché il numero dei piccolo pazienti bisognevoli di queste cure aumenta in epoca COVID, è fondamentale essere in grado di erogare questo tipo di trattamento”.

“In Calabria – conclude Giusy Iemma – mancano strutture di terapia intensiva pediatrica che dispongano di una dotazione tecnologica d’avanguardia in grado di fornire tutte le tipologie di supporto ventilatorio e di monitoraggio neurofisiologico ed emodinamico avanzato. È questo il dato certo. Del perché di questa inadeguatezza sanitaria devono rispondere le Istituzioni. I calabresi meritano più rispetto”.