Prevenzione del tumore del colon: un’emergenza sanitaria

colon retto
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Affrontare l’emergenza sanitaria post-pandemica: priorità alla prevenzione del tumore del colon attraverso lo screening e la consapevolezza

Gli sforzi per affrontare il cancro del colon-retto, una delle emergenze sanitarie nel periodo post-pandemico, sono stati al centro di un convegno di alto profilo tenutosi presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro. L’evento, intitolato “Screening del cancro Colon-Retto: nuovi scenari per una prevenzione efficace“, ha visto la partecipazione di esperti nazionali.

Il Professor Ludovico Montebianco Abenavoli, responsabile scientifico dell’evento, ha sottolineato l’urgenza di affrontare questa malattia, che continua a colpire un numero significativo di persone in Italia e nel mondo. “Il tumore del colon-retto rappresenta una vera e propria emergenza, con un’elevata incidenza e prevalenza a livello globale“, ha dichiarato il Professor Montebianco Abenavoli. “In Italia, si registrano ogni anno circa 50.000 nuovi casi, con una distribuzione equa tra uomini e donne. L’adesione allo screening rimane sorprendentemente bassa, con solo il 6% della popolazione calabrese che si sottopone regolarmente a questo importante esame di prevenzione“.

La prevenzione, ha sottolineato il Professor Montebianco Abenavoli, gioca un ruolo importante nella lotta contro il cancro del colon-retto. “La diagnosi precoce è fondamentale per aumentare le probabilità di sopravvivenza e garantire un trattamento efficace“, ha affermato. “Lo screening, in particolare attraverso il test per il sangue occulto fecale, rappresenta il primo passo cruciale. È un esame semplice, non invasivo e facilmente eseguibile che può individuare segnali precoci di questa malattia“.

Il Professor Montebianco Abenavoli ha sottolineato l’importanza di un approccio coordinato e ben strutturato per aumentare l’adesione allo screening e migliorare la gestione del tumore del colon-retto. “È essenziale un piano organizzativo efficace che coinvolga i centri dedicati allo screening in tutta la regione“, ha affermato. “Solo attraverso sforzi coordinati e una maggiore consapevolezza pubblica possiamo sperare di invertire questa tendenza e proteggere la salute della nostra comunità”.

L’evento ha ricevuto il patrocinio della Scuola di Medicina e del Dipartimento Scienze della Salute dell’Università “Magna Graecia”, dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Catanzaro, della Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva (SIGE), oltre che del governo regionale e locale.