Reumatologia pediatrica: successo per il convegno di Catanzaro

Reumatologia Pediatrica
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Successo per l’undicesima edizione del convegno di reumatologia pediatrica in Calabria: nuove terapie, innovazioni tecnologiche e approcci multidisciplinari per la cura dei piccoli pazienti

Un importante traguardo è stato raggiunto con l’undicesima edizione del Convegno di Reumatologia Pediatrica in Calabria, che si è svolto nella Sala Convegni della Camera di Commercio di Catanzaro. L’evento, divenuto ormai un appuntamento consolidato nel panorama scientifico regionale, è stato organizzato dalla dottoressa Maria Cirillo, responsabile dell’Unità Operativa Semplice di Reumatologia Pediatrica presso il Presidio Ospedaliero “A. Pugliese” dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro.

Nel corso degli ultimi dieci anni, il convegno ha svolto un ruolo fondamentale nel sensibilizzare la comunità medica sulla crescente importanza delle patologie reumatologiche pediatriche. Un ambito che, sebbene per lungo tempo ritenuto esclusivo dell’adulto, ha visto un progressivo riconoscimento e una diagnostica più tempestiva, grazie anche agli eventi scientifici come questo, che favoriscono il confronto e la formazione continua tra esperti.

La dottoressa Cirillo, in apertura, ha sottolineato i passi avanti compiuti nella diagnosi e nel trattamento delle malattie reumatologiche pediatriche. “Grazie alla crescente conoscenza del settore e a momenti di approfondimento come quello di oggi, i nostri pazienti possono essere diagnosticati e trattati con maggiore efficacia. Dispositivi innovativi come l’intelligenza artificiale stanno cominciando a giocare un ruolo fondamentale, permettendo di aprire nuove strade nella cura, pur sollevando nuove domande”, ha dichiarato la specialista.

Un tema centrale dell’undicesima edizione è stato l’impatto positivo delle nuove terapie e dell’approccio multidisciplinare nell’affrontare le patologie reumatologiche infantili. Grazie all’introduzione di farmaci innovativi e all’adozione di un approccio globale, il rischio di disabilità nei bambini con queste patologie è stato sensibilmente ridotto. “Oggi, grazie anche alla disponibilità di cure avanzate, molti piccoli pazienti possono essere trattati nella nostra regione, evitando costosi e lunghi viaggi verso altri centri specialistici”, ha affermato Cirillo, aggiungendo che ciò rappresenta anche un importante passo verso la riduzione dell’emigrazione sanitaria.

Tra i relatori di questa edizione, di particolare rilievo sono stati gli interventi della dottoressa Antonella Insalaco, responsabile dell’Unità Operativa Semplice dell’Agenzia di Reumatologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, che ha trattato in due distinti interventi temi cruciali. Il primo, focalizzato sulle malattie autoinfiammatorie, ha dato particolare risalto alla sindrome SAPHO e al morbo di Behçet, patologie che, oltre a causare danni fisici, presentano anche un impatto emotivo significativo per i giovani pazienti. Nel secondo intervento, la dottoressa ha affrontato il tema della febbre familiare mediterranea, una malattia diffusa nel bacino del Mediterraneo, ma oggi trattabile grazie agli inibitori dell’interleuchina-1, che consentono ai bambini affetti da questa patologia di vivere una vita senza complicanze.

Un altro contributo di grande valore è stato quello del professor Angelo Ravelli, direttore scientifico dell’Istituto Gaslini di Genova, uno dei massimi esperti italiani nel campo della reumatologia pediatrica. Il professor Ravelli ha presentato due interventi d’avanguardia. Il primo ha trattato i recenti progressi nel trattamento dell’artrite idiopatica giovanile sistemica, una malattia complessa che ha visto enormi benefici dall’introduzione di inibitori delle interleuchine 1 e 6. Il secondo ha approfondito la gestione del lupus eritematoso sistemico, una delle patologie autoimmuni più gravi, per la quale le ultime scoperte potrebbero portare a innovazioni terapeutiche promettenti, come l’utilizzo delle cellule CAR-T per contrastare l’aggressione autoimmune.

Il bilancio del convegno è stato ampiamente positivo, non solo per l’alto livello scientifico degli interventi, ma anche per il messaggio chiaro che ne è emerso: la reumatologia pediatrica è una disciplina in continua evoluzione. Grazie a diagnosi più tempestive, terapie mirate e a una sinergia tra centri di eccellenza, la cura delle patologie reumatologiche nei bambini è sempre più efficace e personalizzata.

L’appuntamento per il prossimo anno è già fissato, con la consapevolezza che eventi come questo rappresentano un fondamentale punto di riferimento per la crescita della cultura medica e per l’alta qualità delle cure offerte ai piccoli pazienti reumatologici, anche in Calabria. La segreteria organizzativa dell’evento è stata curata dall’Agenzia “Present&Future”.