Sanità in caduta libera nel Sud

ospedale, sanità, medici
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Nel Sud Italia, la situazione della sanità sta attraversando una fase di declino allarmante, con una realtà sanitaria che non riesce a soddisfare gli standard di qualità e a rispondere alle esigenze della collettività. In particolare, la Calabria si distingue per liste di attesa infinite, carenza di personale e strutture sanitarie antiquate.

Il report del 2023 di CREA Sanità conferma l’enorme divario tra le regioni italiane, un allarme già lanciato da sindacati, associazioni, società scientifiche e istituti di ricerca nazionali. Secondo le analisi pubblicate nell’XI Rapporto Crea Sanità sulle Performance Regionali, otto regioni/province autonome sono “promosse”, sette sono “rimandate” e sei sono “bocciate”. Le regioni del Sud, tra cui Sicilia, Puglia, Sardegna, Campania, Basilicata e Calabria, mostrano livelli di performance pericolosamente bassi, inferiore al 32 per cento.

Il sindacato Nursing Up, rappresentato da Antonio De Palma, sottolinea che nel Sud, a causa dei disagi, si sta erodendo sempre di più l’empatia tra professionisti e pazienti. Le lunghe attese nei pronto soccorso, che possono estendersi fino a 48 ore, portano a episodi di violenza e aggressioni nei confronti del personale sanitario. La carenza di risorse e la inefficienza della sanità territoriale aggravano la situazione, con un focus particolare sull’assistenza domiciliare non sufficiente per anziani, disabili e malati cronici.

De Palma indica chiaramente la soluzione: è necessario investire massicciamente nelle risorse umane della sanità, valorizzando economicamente e contrattualmente i professionisti del settore. Si sottolinea l’importanza di investire nelle strutture, nell’organizzazione, nella tecnologia e nella formazione, al fine di rendere le professioni sanitarie più allettanti e garantire un ricambio generazionale indispensabile. L’appello è a non cercare soluzioni temporanee, ma a concentrarsi su investimenti a lungo termine.

In conclusione, De Palma invita la politica a muoversi con urgenza per affrontare la situazione. La popolazione italiana, che sta invecchiando gradualmente, non può più permettersi promesse mancate. L’appello è per un impegno serio e costante affinché il sistema sanitario del Sud possa migliorare e rispondere alle esigenze della popolazione, garantendo un futuro più luminoso per la salute pubblica nella regione.

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