L’arrivo digitale di Lucio Battisti su Spotify: perché ci è voluto così tanto

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Lucio Battisti La Batteria Il Contrabbasso Eccetera, album del 1976

Le canzoni di Lucio Battisti e Mogol si possono ascoltare adesso in streaming ( anche su Apple Music, Google Music, Deezer e Tidal)

Il repertorio del cantante, compositore, polistrumentista, arrangiatore e produttore discografico italiano, Lucio Battisti è adesso disponibile sulla piattaforma di streaming musicale. I brani di Lucio Battisti saranno presenti anche su Apple Music, Google Music, Deezer e Tidal e questo grazie alla decisione dell’Editore Acqua Azzurra di tornare a conferire mandato alla SIAE per la raccolta e la ripartizione dei diritti sulle opere musicali di propria titolarità sulle piattaforme online.

Questa decisione, di fatto, è arrivata dopo anni di diatribe legali tra Grazia Letizia Veronese (vedova Battisti) e Giulio Rapetti Mogol.

Quest’ultimo nel 2016, dopo 4 anni di iter giudiziario, ha vinto la causa istituita nel 2012 presso il Tribunale Civile di Milano nei confronti della società Acqua Azzurra edizioni musicali (rappresentata dal suo amministratore unico Grazia Veronese).

I giudici, nello specifico, hanno considerato ingiustificato “l’ostracismo” di Grazia Letizia Veronese a qualsiasi utilizzo dei brani del marito, e così hanno riconosciuto a Giulio Rapetti Mogol un risarcimento di 2.651.495,00 di euro.

È bene precisare però che, ad oggi, Grazia Veronese (insieme al figlio Luca) detiene il 56% dei diritti delle canzoni Battisti – Mogol (contro il 35% posseduto dalla Sony Music e il 9% di Mogol). Lei e il figlio, dunque, hanno ancora il potere di appellarsi alla decisione presa dal Tribunale di Milano.

Intanto, diatribe giudiziarie a parte, “29 Settembre” diventa la canzone più ascoltata su Spotify e un pezzo di storia della musica italiana riprende “vita” e chissà magari comincia a prendere anche nuova linfa grazie ai giovanissimi che potrebbero ascoltare in streaming questo “sconosciuto” Lucio Battisti.