Tutti pazzi per l’AI: anche Elon Musk mette un freno!

Elon Musk e AI
Elon Musk e AI

Tutti pazzi per l’AI (Artificial Intelligence), eppure circa tre giorni fa arriva l’allarme, bisogna mettere un freno! E a dirlo non sono i “soliti” antropologi e filosofi che pongono al centro l’uomo in quanto tale, lontani da dinamiche di consumismo e che si ispirano piuttosto a scuole di pensiero legate ai principi di Kant o di Bauman, giusto per citarne alcuni! A dirlo invece è proprio Elon Musk insieme ad una task force di 1000 manager ed esperti di AI.

Dunque, a lanciare l’allarme proprio chi è ad oggi uno dei più potenti imprenditori di tutto il mondo occidentale che, proprio sui sistemi di AI, ha creato il suo “impero”!

Allora se la fonte di questo allarme è questa, si deve pensare che la questione sia davvero così grave?

L’AI parte integrante delle nostre vite quotidiane

L’Intelligenza Artificiale non nasce di certo oggi. Già da qualche anno con la domotica, sempre più “intelligenti” sono tutti quei dispositivi, impianti ed apparecchiature che sono alla nostra portata e parte integrante delle nostre vite quotidiane.

Attraverso sistemi di comando vocale interattivi, infatti, per esempio, con un “Hey Google!” o con un “Ehi Siri!”, possiamo impostare una destinazione e viaggiare per migliaia di chilometri, o al contrario, rimanendo seduti su un divano, possiamo gestire e controllare tutte (o quasi tutte) le funzionalità all’interno di una casa (dall’impianto luci, all’utilizzo intelligente degli elettrodomestici).

Dall’assistenza virtuale, alla domotica, all’intelligenza artificiale e “generativa”: ChatGPT

Ad oggi, sono stati fatti enormi passi “da gigante”, il salto di qualità si è fatto con l’ultima generazione di AI, quella generativa.

Internet
Internet, AI, tech

Ne è un esempio ChatGPT, l’intelligenza artificiale più famosa del momento. Alla fine del dicembre 2022, praticamente tutti, si sono messi a parlare con ChatGPT, sviluppata da Open Ai.

Il successo è stato rapito e globale e ha spinto la corsa al suo utilizzo. I motori di ricerca integrano la tecnologia di AI alla base di ChatGPT, per determinate chiavi di ricerca. Microsoft, come ha riportato Bloomberg, ha investito nell’Intelligenza Artificiale 10 miliardi di dollari! Ma non solo Microsoft, molti gli investimenti delle big tech sono ingenti, come ad esempio il grande investimento della cinese Baidu.

Il rischio di una “bolla speculativa”?

In questo scenario, lecito chiedersi se l’AI possa diventare l’ennesima “bolla speculativa”. La storia dei mercati, ne è piena.

Per restare in tema tech, facendo un salto di qualche secolo, all’inizio del 2000 scoppia la bolla di internet e dei titoli “dot.com”, spegnendo l’euforia per la “new economy”.

AI: un mercato in espansione

Eppure, il mercato globale, afferma (con i suoi dati) che l’AI è in espansione. Il mercato globale dell’intelligenza artificiale è in espansione. Secondo Fortune Business Insights, dovrebe toccare i 500miliardi di dollari. Traslando poi l’analisi sulle realtà aziendali, Forrester prospetta che entro il 2023 quasi il 100% delle imprese implementerà nel proprio assetto aziendale una qualche forma di intelligenza artificiale.

Perché allora porre un freno all’AI? Ce lo spiega proprio Elon Musk!

Se è così “inevitabile” l’ascesa dell’AI, e anzi proprio l’uomo ha contribuito ad essa, impartendo una serie di istruzioni di analisi, risposte, per simulare comportamenti umani e andare anche oltre, perché è importante porre un freno?

Elon Musk e AI, la lettera aperta degli esperti

Elon Musk non ha certo bisogno di presentazioni! Giusto per fare un “recap”, è tra le altre cose lo stesso co-fondatore di Open Ai, è fondatore, amministratore delegato e direttore tecnico della compagnia aerospaziale SpaceX, è amministratore delegato e product architect della multinazionale automobilistica Tesla, recentemente anche proprietario e presidente del social network Twitter. Si può dire quasi che proprio sul mondo i-tech e sul mondo dell’AI, Elon Musk abbia costruito il suo impero imprenditoriale a livello globale.

Le AI potrebbero essere un problema per l’umanità

Eppure, proprio Musk circa tre giorni fa, insieme ad altri 1000 manager ed esperti di AI, così come riportato dalla Future of Life Institute, ha firmato una lettera per bloccare lo sviluppo di tale tecnologia. Le AI potrebbero essere un problema per l’umanità, questo il concetto chiave.

In particolare, viene chiesto lo “stop” allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, fermandosi al livello di GPT-4, l’ultimo modello pubblicato da Open Ai.

Si chiede dunque la sospensione temporanea dello sviluppo dell’AI con una lettera aperta, con circa 1000 co-firmatari, tra cui il co-fondatore di Apple, Steve Wozniak ed il CEO di Stability, Al Emad Mostaque, per almeno sei mesi, poiché secondo Musk e gli altri esperti del settore, è importante effettuare un’importante valutazione sull’impatto sociale che questo sviluppo Ai può comportare.

Seri rischi per l’umanità: si legge nella lettera

Dopo il debutto pubblico di GPT-4 di Open Ai, il sistema è risultato così efficace, che è stato considerato come il sistema AI più avanzato mai creato, tanto che ha sbalordito, ma soprattutto spaventato gli esperti.

“I sistemi AI con intelligenza competitiva simile a quella umana possono rappresentare seri rischi per la sicietà e l’umanità, come dimostrato da ricerche approfondite e riconosciuto dai migliori laboratori di intelligenza artificiale”, si legge nella lettera.

L’allarme lanciato dagli esperti

L’allarme è quello di una competizione umana senza controllo che mira allo sviluppo di menti digitali sempre più potenti ed il rischio è proprio quello di perderne il controllo, soprattutto per quel che è l’impatto sulla vita delle persone. Si afferma nella lettera: “Purtroppo questo livello di pianificazione e gestione non sta avvenendo. Negli ultimi mesi i laboratori di AI sono stati coinvolti in una corsa fuori controllo per sviluppare menti digitali sempre più potenti”.

La raccomandazione degli esperti

Il consiglio dunque, che parte proprio dagli stessi co-fondatori di progetti che hanno contribuito a sviluppare questi sistemi AI, è quello di “fermarsi”. Si legge ancora nella lettera resa pubblica: “L’Intelligenza Artificiale avanzata potrebbe rappresentare un profondo cambiamento nella storia della vita sulla Terra. Dovrebbe essere pianificata e gestita con cure e risorse adeguate”.

La reazione in Italia

Sulla base di questi dati raccolti, il nostro Paese si è già “mosso” a riguardo. Notizia di qualche ora fa, secondo quanto riportato anche da Il Corriere, il Garante per la Privacy ha chiesto lo stop ed il blocco di Chat GPT-4. Presto dunque il sistema AI di ultima generazione in Italia sarà bloccato e non sarà più possibile accedervi. La ragione di questa richiesta e reazione è secondo lo stesso Garante, la messa in rischio dei dati personali dell’utente, su cui non c’è verifica e controllo.

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