Domenica pomeriggio alle 16.30 allo stadio “Ceravolo” di Catanzaro sarà di scena il Siracusa, partita valida per diciottesima giornata del campionato di serie C girone C
La squadra aratusea ha avuto una settimana tribolata dovuta alle brutte prestazioni dell’ultimo mese che hanno portato all’esonero dell’allenatore Michele Pazienza il cui posto in panchina è stato preso da Ezio Raciti.
Inoltre ha rescisso il contratto Francesco Celeste il cui posto è stato preso dal trentatreenne Filippo Tiscione reintegrato in prima squadra.
Il cammino dei siciliani in campionato non è stato finora esaltante con quattro vittorie tre pareggi e otto sconfitte con 14 gol realizzati e 19 subiti.
Quindi sul campo la squadra aratusea ha ottenuto 15 punti divenuti poi 14 grazie ad un punto di penalizzazione.
In trasferta il cammino è assolutamente deficitario con una vittoria ottenuta a Rieti un pareggio a Vivo Valentia e ben sei sconfitte segnando sei reti e subendone undici.
L’anno scorso al Ceravolo finì uno a zero per le aquile grazie ad un gol di Riggio dopo 23 minuti che sancì la salvezza sul campo dei giallorossi.
Ex dell’incontro sarà Manuel Daffara , in giallorosso nel campionato 2014/2015 con 33 presenze.
Sarà una partita speciale per Mister Auteri che nel campionato 2008 2009 fu esonerato dall’allora dirigenza siracusana nonostante stesse dominando il campionato.
A dir il vero nel campionato successivo in serie C2 l’allenatore di Floridia si prese una gran rivincita al De Simone di Siracusa proprio allenando il Catanzaro, vincendo per 3 a 2 quando la sua squadra a venti minuti dalla fine era sotto di 2 gol.
La speranza è che i giallorossi non si faranno imbrigliare così come successo con Bisceglie e Cavese e trovino subito il gol che sblocchi mentalmente i calciatori di Auteri.
La formazione delle aquile non dovrebbe discostarsi di molto da quella di Matera con Signorini che prenderà il posto di Figliomeni infortunatosi in terra lucana, mentre per il trio di attacco che verrà schierato sarà deciso come sempre prima della partita.
