Us Catanzaro: con due colpi di testa batte la capolista e raggiunge i play-off

Us Catanzaro
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Sassuolo-Catanzaro: 0-2 (52’ Biasci 91’ Bonini)

SASSUOLO (3-4-3): Satalino; Missori, Romagna, Muharemovic; Doig; Lipani, Obiang (59’Volpato), Ghion (72’ Boloca); Berardi (85 Verdi), Skjellerup (72’ Mulattieri), Laurienté (72’ Pierini). All. Grosso.

A disp: Moldovan, Mulattieri, Boloca, Pieragnolo, Paz, Lovato, Moro, Odenthal, Iannoni, Pierini, Verdi.

CATANZARO (3-5-2): Pigliacelli; Brighenti, Scognamillo, Bonini; Compagnon (67’ Cassandro), Pontisso (67’st Coulibaly), Petriccione, Ilie (90’ Buso), Quagliata  (90’ Antonini); Iemmello, Biasci. (77’ Pittarello). All. Caserta.

A disp: Gelmi, Borrelli, Antonini, La Mantia, Seck, Buso, Maiolo, D’Alessandro, Corradi.

Arbitro: Perenzoni di Rovereto

Doveva essere l’ultima giornata di campionato per Sassuolo e Catanzaro, che si erano incontrate in quella calda serata di agosto alla prima giornata al Ceravolo, quando era finita 1-1. Invece, martedì si dovrà recuperare la 33ª giornata a causa della morte di Papa Francesco.

Per il Sassuolo è la serata della festa promozione; per il Catanzaro, invece, è una partita importante per ottenere punti in chiave play-off.

Caserta deve fare a meno di Situm, Pompetti e Pagano a centrocampo; gioca invece Petriccione, che era in dubbio. Compagnon viene schierato come esterno destro, Iliei parte nuovamente titolare, mentre in avanti giocano Biasci e l’ex Iemmello. Scognamillo riprende il suo posto al centro della difesa e il sacrificato è Antonini.

Grosso schiera un misto tra titolari e riserve, con Satalino in porta; Missori e Doig terzini; Muharemovic e Romagna centrali di difesa; Lipani, Ghion (ex giallorosso) e Obiang a centrocampo; Berardi e Laurienté ali e Skiellerup in attacco.

Il primo tempo vede due squadre con atteggiamento diverso: il Sassuolo, libero da problemi di classifica, gioca con tranquillità e controlla i timidi attacchi dei giallorossi, che non tirano mai in porta. Quando ripartono, specie in contropiede, i neroverdi sono molto pericolosi, costringendo la difesa delle Aquile a recuperi disperati.

Tre tiri da fuori sul fondo e una palla gol con Lipani, su cui Pigliacelli salva il risultato nel finale del primo tempo.

Il secondo tempo inizia con un Sassuolo propositivo, con Laurienté scatenato e Pigliacelli impegnato un paio di volte. Ma alla prima occasione utile, i giallorossi passano: Pontisso mette in area e Tommy Biasci anticipa il suo diretto avversario, insaccando di testa alle spalle di Satalino.

Inizia così l’assedio dei neroverdi, che non ci stanno a perdere, e Pigliacelli compie un miracolo su un colpo di testa di Romagna.

Caserta cambia Pontisso, autore di una prova di grande sacrificio, con Coulibaly, e Compagnon, spento e dominato da Doig, con Cassandro. Entra anche Pittarello al posto dell’esausto Biasci.

I padroni di casa reclamano per due presunti rigori: uno per un’entrata di Bonini su Berardi e l’altro per un fallo di mano di Cassandro, ma né Perenzoni né il VAR ravvisano irregolarità.

A tempo scaduto, in una delle rare proiezioni offensive, i giallorossi conquistano un calcio d’angolo, battuto da Petriccione, e chi, se non Bonini, segna di testa.

Con questa vittoria le Aquile raggiungono matematicamente i play-off e festeggiano in campo con i loro tifosi.

Cosa dire a commento? I giallorossi sono riusciti a vincere con gli unici due tiri — anzi, colpi di testa — verso la porta di Satalino. Per il resto, una partita di grande sacrificio contro un Sassuolo non proprio al 100% mentalmente.