U.S. Catanzaro: difesa in vacanza, pari regalato 3-3 contro il Bari

Catanzaro Bari 3-3
Catanzaro Bari 3-3

Catanzaro-Bari 3-3 (26’ Lasagna; 44’ Iemmello; 69’ Bonini; 78’ Favasuli; 82’ Quagliata; 90+2  Favilli)

Catanzaro (3-5-2): Pigliacelli; Brighenti, Scognamillo, Bonini; Cassandro (46’Situm), Pagano (46’ Ilie), Petriccione (74’Coulibaly), Pompetti, Quagliata; Iemmello (88’ Compagnon), Pittarello (65’Biasci)

A disposizione: Gelmi, Borrelli, Seck, Buso, Maiolo, Corradi, Paura
All. Caserta

Bari (3-5-2): Radunovic; Pucino, Vicari, Obaretin; Favasuli, Maita (86’ Olivieri), Maggiore (86’ Bonfanti), Benali, Dorval; Pereiro (58’ Falletti), Lasagna (79’Favilli)

A disposizione: Pissardo, Mantovani, Novakovich, Bellomo, Tripaldelli, Maiello, Simic, Saco All. Longo

Arbitro: Giua

Secondo i numeri, la partita doveva finire in parità, e così è stato: un 3-3 al termine di una gara tirata, condizionata da una difesa del Catanzaro in versione “regalo anticipato di Pasqua”.

Caserta cambia qualcosa rispetto alla gara di Modena, inserendo Pagano al posto di Ilie e Cassandro al posto di Situm.
Il Bari, invece, rispetto alla partita di Carrara, cambia i due terzini inserendo Vicari e Pucino. Favasuli prende il posto di Oliveri, mentre in avanti viene schierato il solo Lasagna.

Per ventisette minuti è il Catanzaro a dettare il ritmo, ma senza riuscire a pungere davvero: Radunovic resta praticamente inoperoso. Il Bari agisce di rimessa e passa in vantaggio grazie a un errore in disimpegno di Bonini: l’ex Maita serve Lasagna che insacca.

Il copione si ripete: il Catanzaro gestisce il possesso, ma il Bari non corre rischi. Anzi, in ripartenza la difesa giallorossa si fa trovare scoperta e Lasagna cade in area, toccato da Situm. Per l’arbitro Giua non è nulla: il calciatore del Catanzaro si era solo appoggiato sulla punta biancorossa.

A un certo punto, chi se non lui? Iemmello: il numero 9 giallorosso si inventa un gran tiro all’incrocio e pareggia i conti.

Ma, come già accaduto a Modena, la difesa del Catanzaro balla, e Pereiro sfiora il nuovo vantaggio per il Bari.
Caserta sostituisce Cassandro e Pagano con Situm e Ilie. Con il vento a favore, il Catanzaro torna ad attaccare: Radunovic si supera su una punizione velenosa di Iemmello.

La partita prosegue senza scossoni, con un possesso palla sterile dei giallorossi che spesso si conclude con cross facili preda della difesa barese. Bonini e Quagliata non brillano.

Il Bari cambia: dentro Falletti al posto di Pereiro, schierato alle spalle di Lasagna.
Al 20’, Pittarello – autore della solita partita di lotta ma inconcludente – lascia il posto a Biasci, che crea qualche grattacapo alla difesa ospite grazie alla sua mobilità.

Al 24’, il Catanzaro passa in vantaggio: l’ennesima punizione dalla trequarti viene calciata da Petriccione, che scodella al centro per Bonini. Il difensore, con il suo solito colpo di testa, batte Radunovic.

Ma il gol ha un effetto negativo su Iemmello e compagni, che per almeno quattro minuti si fanno schiacciare nella propria metà campo.
Si fa male Petriccione, al suo posto entra Coulibaly.

Iemmello impegna severamente Radunovic con un gran tiro da fuori: il portiere si supera e devia in angolo.
Poco dopo arriva il pareggio del Bari: Quagliata non riesce a liberare, la palla finisce a Favasuli, che – contrastato da Bonini – trova comunque lo spiraglio giusto per un diagonale imparabile per Pigliacelli.

Lasagna, sfinito, lascia il campo a Favilli. Ma le Aquile tornano in vantaggio con Quagliata, che – al limite del fuorigioco – mette in rete un bel passaggio di Ilie.

Sembra fatta, ma Longo inserisce Oliveri per Maita e Bonfanti per Maggiore. Caserta, invece, commette l’errore di togliere Iemmello – giocatore fondamentale fino al triplice fischio – per far entrare Compagnon.

Biasci spreca il possibile 4-2 tentando un pallonetto su cui Radunovic interviene facilmente.
Al 92’, il Catanzaro si fa beffare: Favilli trova incredibilmente libero il centro dell’area e batte Pigliacelli per il 3-3.

E non è finita: Ilie, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, colpisce la traversa.
Il Catanzaro ha buttato al vento una vittoria che avrebbe meritato, ma quando i difensori soffrono ogni volta che vengono attaccati, un motivo c’è.

Nonostante i gol segnati, Bonini e Quagliata sono tra i peggiori in campo, insieme a Situm, Pagano, Cassandro e Pittarello.

Per Biasci, ormai, la stagione dell’amore a Catanzaro sembra finita: certi gol non si possono sbagliare.

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