Spezia-Catanzaro 2-1
Marcatori: 31’ Cassandro, 35’ Aurelio, 62’ Wisniewski
SPEZIA-CATANZARO 2-1 (31’ Cassandro, 35’ Aurelio 62’ Wisniewski)
Spezia (3-5-2): Gori; Wisniewski, Hristov, Mateju (22’ st Reca); Aurelio, Cassata (37’ st Elia), Nagy, Kouda (37’ st Falcinelli), Vignali; Di Serio (22’ st Bandinelli), Esposito P. (43’ st Colak)A disposizione: Chichizola, Ferrer, Esposito S., Lapadula, Candelari, Benvenuto, Giorgeschi All. D’Angelo
Catanzaro (3-5-2): Pigliacelli; Cassandro, Scognamillo, Bonini; Buso (1’ st D’Alessandro), Pompetti, Petriccione (33’ st Pontisso), Ilie (20’ st Biasci), Quagliata; Iemmello, La Mantia (20’ st Pittarello) A disposizione: Gelmi, Borrelli, Antonini, Compagnon, Brighenti, Pagano, Seck All. Caserta
Arbitro Marchetti
Allo stadio “Alberto Picco” di La Spezia si è disputata la semifinale di ritorno dei playoff tra Spezia e Catanzaro. Dopo il 2-0 dell’andata al “Ceravolo”, i liguri partivano con un vantaggio importante per l’accesso alla finale contro la Cremonese, che nel frattempo aveva eliminato la Juve Stabia.
I padroni di casa non si fanno pregare: giocano una partita di sacrificio, vanno sotto per un gol di Cassandro ma reagiscono prontamente trovando il pareggio con Aurelio. Da quel momento indirizzano il match a proprio favore, trovando anche il gol del 2-1, viziato però da un fallo non ravvisato dall’arbitro.
Per questa partita, Caserta cambia modulo, passando al 4-2-3-1 rispetto al match d’andata, inserendo Buso e La Mantia, con Pompetti al posto di Brighenti, Biasci e Pontisso. D’Angelo, dal canto suo, schiera Vignali esterno destro al posto di Elia.
Lo Spezia appare sorpreso e Buso, dopo pochi minuti, ha una grande occasione per portare in vantaggio il Catanzaro ma la spreca.
La partita è bella e combattuta, con i giallorossi che affrontano la gara con coraggio: pur non creando molte occasioni, mettono in difficoltà i padroni di casa, costretti spesso al fallo.
Pio Esposito ingaggia un duello accesissimo con Scognamillo e ha anche una buona occasione, ma Quagliata salva.
Il Catanzaro, però, sblocca la partita: punizione di Pompetti, respinta corta di Gori e Cassandro, di testa, insacca in modo rocambolesco.
La reazione dello Spezia è immediata. Come spesso accade, i calabresi accusano il colpo dopo il vantaggio: Ilie perde un pallone sanguinoso sulla trequarti, Nagy crossa, Pigliacelli sbaglia l’intervento e Aurelio insacca facilmente il gol dell’1-1.
Peccato, perché il Catanzaro avrebbe meritato di chiudere il primo tempo in vantaggio, dando così un seguito alla difficile rimonta. Il gol subito, invece, pesa come un macigno.
A inizio ripresa, Caserta inserisce D’Alessandro al posto di Buso, puntando sulla sua velocità, ma il Catanzaro perde lucidità e brillantezza. La squadra soffre sia fisicamente che mentalmente, non riuscendo più a creare pericoli, pur avendone le potenzialità.
Anzi, è lo Spezia a colpire ancora: Wisniewski segna di testa il gol del 2-1, nonostante un evidente fallo su Iemmello, mettendo di fatto fine al match. Non bastano i cambi e nemmeno l’espulsione di Biasci (per una manata all’addome di Hristov) a cambiare l’inerzia della partita.
Il miracolo non è riuscito. Ma, fino al pareggio degli ospiti, il Catanzaro aveva tenuto bene il campo, disputando – considerata anche la forza dell’avversario – forse la miglior mezz’ora della stagione.
Resta il rammarico per quei fatali 15 minuti del secondo tempo al Ceravolo: chissà, stasera avrebbe potuto andare diversamente.