Catanzaro si arrende, il Palermo passeggia 3-1 al Ceravolo

Us Catanzaro KO contro il Palermo
Us Catanzaro KO contro il Palermo

CATANZARO-PALERMO 1-3: 9′ AUT Bonini 27’ Segre 57’ Biasci 93’ Le Douaron

CATANZARO: Pigliacelli; Brighenti (71’Seck), Scognamillo, Bonini; Cassandro, Pompetti, Petriccione (1’st. Pontisso), Quagliata (86’ La Mantia); Compagnon (1’st Biasci), Ilie (82’ Buso) ; Iemmello. All. Caserta. A disp: Gelmi, Borrelli, Antonini, Maiolo, Coulibaly, Corradi, Paura

PALERMO (3-4-2-1): Audero; Baniya, Magnani, Ceccaroni; Pierozzi (73’ Vasic), Blin, Gomes, Lund; Segre (86’ Ranocchia), Brunori (86 Verre)’; Pohjanpalo (Le Douaron). All. Dionisi. A disp: Desplanches, Sirigu, Di Mariano, , Insigne, Henry, Diakite, Buttaro, Nikolaou.

Arbitro Ermanno Feliciani di Teramo

Finisce con una vittoria per 3-1 del Palermo al “Ceravolo” la sfida valevole per conquistare una posizione migliore nella griglia play-off, al termine di una partita dominata in lungo e in largo dai siciliani, che con un po’ più di cattiveria avrebbero potuto chiuderla prima, invece di attendere il 93° minuto, quando Verre, appena entrato, si è bevuto tutta la difesa e ha servito a Le Douaron un pallone da spingere in rete.

Una sconfitta che, per come si è sviluppata, poteva anche essere messa in conto per il Catanzaro, ma che è stata aggravata dalla scellerata formazione iniziale mandata in campo da un tecnico Caserta apparso completamente in confusione. Il Catanzaro ha regalato un intero tempo a un Palermo che, senza dover fare nulla di straordinario, si è trovato avanti 2-0 dopo neanche mezz’ora, contro una squadra completamente spaesata.

Caserta ha deciso di schierare Compagnon e Ilie a supporto di Iemmello, lasciando così al Palermo la possibilità di difendersi senza problemi e ripartire con Gomes e Segre, imprendibili a centrocampo, come pure Brunori, da cui sono nati i cross decisivi per i due gol.

Il Catanzaro ha come attenuante l’autorete che ha sbloccato il match: al 9°, Bonini ha insaccato all’incrocio dei pali un cross innocuo di Brunori, regalando il vantaggio ai rosanero.

Da lì in poi, la partita si è incanalata come voleva Dionisi: il Catanzaro è stato incapace di creare nulla, anche perché Compagnon e Ilie erano dominati dai loro diretti avversari, Baniya e Ceccaroni, mentre a Iemmello non arrivava alcun pallone giocabile, complice anche il disastroso apporto di Pompetti, Cassandro e Quagliata, che camminavano per il campo e venivano regolarmente surclassati. A peggiorare la situazione, Petriccione ha iniziato a zoppicare già dal primo minuto.

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Fatto sta che, sull’ennesimo pallone perso da Compagnon, è partito il contropiede rosanero: Brunori ha messo un fendente in area e Segre, tutto solo, ha spinto in rete il pallone del raddoppio. Pochi minuti prima, ancora Brunori, tutto solo, si era fatto parare un tiro a botta sicura da Pigliacelli.

Caserta ha aspettato la fine del primo tempo per cambiare Compagnon con Biasci e Petriccione con Pontisso. E senza fare nulla di trascendentale, i giallorossi hanno accorciato le distanze: Biasci ha ripreso un cross di Bonini e ha spinto il pallone in rete.

A quel punto il Palermo ha perso tutte le sue certezze e Audero si è dovuto superare su un colpo di testa di Pontisso. Il Catanzaro si è riversato nella metà campo avversaria: Caserta ha inserito Seck al posto di Brighenti, ma i compagni sembravano non accorgersene, visto che nessuno gli passava il pallone.

Si sono create varie mischie e, su una di queste, Pontisso ha avuto la palla del pareggio ma, a porta vuota, ha trascinato la palla sul fondo. Sono entrati anche Buso e La Mantia: il primo ha avuto la palla buona per il pari, ma ha sparato alto.

Al 93°, come già raccontato, Verre si è bevuto tutta la difesa e ha servito a Le Douaron il pallone del definitivo 3-1.

Con questa vittoria il Palermo aggancia il Catanzaro a 48 punti al sesto posto dopo una partita in cui i giallorossi si sono dimostrati ormai “in vacanza”, con diversi giocatori evidentemente al limite sia mentalmente che fisicamente. Mi riferisco ai tre di difesa, a Pompetti e allo stesso Iemmello: è comprensibile, visto che sono 34 partite che tirano la carretta.

Diverso il discorso per altri: Pontisso, entrato a inizio secondo tempo, sembrava già stanco dopo venti minuti, incapace di rincorrere l’uomo, e lo stesso Ilie che, pur mostrando qualche spunto, si conferma ancora inesperto. Senza parlare di Compagnon, assolutamente fuori partita – e non è la prima volta.

A questo punto, chi scrive si chiede il senso di tanti acquisti inutili: da Buso a Seck, da Coulibaly a La Mantia, passando per D’Alessandro e Corradi. E soprattutto, perché sono stati trattenuti Antonini e Biasci se poi il tecnico, dopo poche partite, ha deciso di puntare su altri?

Per fortuna il campionato volge al termine, la salvezza è stata conquistata, e se dobbiamo assistere a figuracce del genere, tanto vale far giocare le seconde linee: almeno certe prestazioni “da vacanza” si potrebbero giustificare.

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