US Catanzaro: vittoria sprecata a Genova, 3-3 con la Sampdoria

Sampdoria Catanzaro
Sampdoria Catanzaro

SAMPDORIA-CATANZARO 3-3 (41’pt Sekulov, 54’Iemmello 57’ rigore di Tutino 66’ Iemmello su rigore 70’ Iemmello 90’ Leonardi)

SAMPDORIA (4-2-3-1): Silvestri; Venuti (Kasami), Ferrari, Riccio, Ioannou; Yepes (35’st Benedetti), Meulensteen; Akinsanmiro (29’st Depaoli), Tutino, Sekulov (23’st Pedrola); La Gumina (28’st Leonardi). All. Sottil. A disp: Ghidotti, Bellemo, Ricci, Giordano, Vulikic, Veroli.

CATANZARO (3-5-2): Pigliacelli; Brighenti, Scognamillo, Bonini; Ceresoli (61’D’Alessandro), Pompetti, Petriccione (80’ Koutsoupias), Pontisso, Seck (57’Compagnon) ; Iemmello (35’st Pittarello), Biasci (57’ Buso). All. Caserta. A disp: Dini, Borrelli, Turicchia, Koutsoupias, Brignola, Pagano, Coulibaly, Cassandro’st Iemmello 45’st Leonardi

Undicesimo pareggio per i giallorossi di Caserta, che, per la giornata n. 15 del campionato di Serie B, fanno visita alla Sampdoria di Sottil.

Finisce 3-3 al termine di una partita che il Catanzaro avrebbe meritato di vincere, ma che, purtroppo, per alcune scelte ritardate del tecnico, alla fine ha rischiato anche di perdere, dopo averla pareggiata e ribaltata.

L’allenatore del Catanzaro sceglie lo stesso undici che ha iniziato sabato scorso contro il Mantova, con il solo Petriccione al posto di Koutsupias, mentre Sottil parte dall’inizio con l’ex primavera della Juventus Sekulov.

Il primo tempo è equilibratissimo, con il Catanzaro più propositivo, con buon possesso palla, ma senza creare grandi occasioni in avanti, a parte un tiro alto di Iemmello e un tiro centrale di Pontisso; in ogni caso, niente di speciale, così come la Sampdoria, che però, dopo la mezzora, comincia pian piano a prendere il comando delle operazioni. Con un colpo di testa di La Gumina, i doriani sfiorano il vantaggio, che arriva al minuto 41 proprio con Sekulov, che, tutto solo, mette in rete da due passi un cross proveniente dalla destra, trovando scoperta la difesa delle Aquile e con Brighenti preso in contropiede da una deviazione sul cross di Petriccione.

Purtroppo, il Catanzaro, che ha avuto per lunghi tratti il controllo del gioco, non è mai riuscito a mettere in difficoltà la difesa blucerchiata, con il povero Biasci messo lì davanti senza mai poter incidere e con Iemmello, abulico, sempre lontano dall’area di rigore.

Il secondo tempo inizia con gli stessi undici, e dopo che Sekulov, in contropiede, rischia di raddoppiare, cominciano quindi i minuti pirotecnici. Il Catanzaro pareggia con Iemmello, finalmente in area di rigore, che, su cross dalla destra, batte Silvestri, ma dopo 3 minuti, su angolo battuto da Ioannu, Tutino colpisce di testa e Bonini tocca con la mano. Dopo un minuto, Tremolada viene richiamato dal VAR e assegna un rigore che Tutino trasforma spiazzando Pigliacelli, riportando in vantaggio la Samp.

Nel frattempo, sono entrati per i giallorossi Compagnon al posto di Seck, D’Alessandro al posto di Ceresoli e Buso al posto di Biasci.

Ed è proprio l’ex Lecco a procurarsi il rigore, anticipando Ferrari che lo tocca sulla caviglia. Anche in questo caso interviene il VAR, che richiama Tremolada, il quale decreta il penalty, con Iemmello che, con un pallonetto, batte Silvestri.

Passa pochissimo e, su una punizione dalla trequarti, RE PIETRO mette a segno la sua personale tripletta, deviando di testa il cross di Pompetti.

Sottil ricorre a vari cambi, mentre Caserta non sostituisce Pompetti, ammonito, il quale, molto stanco, fa fallo sul nuovo entrato Pedrola, e Tremolada lo espelle giustamente.

In superiorità numerica, la Samp trova linfa e Pigliacelli salva su Pedrola, ma poi nulla può fare su Leonardi, altro nuovo entrato, che approfitta di un tocco sbagliato di Bonini per pareggiare prima che scocchi il novantesimo.

Tutino fallisce il controsorpasso e, dopo 7 minuti di recupero sofferti, l’arbitro sancisce la fine della partita.

Partita, secondo chi scrive, buttata al vento dal Catanzaro, che era riuscito a ribaltare l’incontro e aveva la partita in mano, ma purtroppo, in certi momenti, anche chi ha giocato una splendida partita deve essere sostituito perché ammonito, e ciò il tecnico del Catanzaro non l’ha fatto.

Peccato, non esiste controprova, ma in parità numerica, chissà…

leggi anche: Sampdoria Catanzaro: la diretta scritta di Calabria Magnifica