Il Catanzaro fuori dai play-off per l’ennesima volta: battuti in rimonta 2-1 a Padova

Padova Catanzaro
Padova Catanzaro

PADOVA-CATANZARO 2-1 30’ Sounas 77’ Curcio 96’ Chiricò

PADOVA (4-3-3) : Donnarumma; Germano (46ì Curcio), Valentini (73’ Ceravolo), Ajeti, Kirwan; Gasbarro, Ronaldo (65’ Della Latta), Dezi; Chiricò, Santini (86’ Monaco), Bifulco (65’Jelenic). All. Oddo. A disp: Vannucchi, Pelagatti, Cisse, Terrani, Hraiech, Nicastro, Settembrini, Ceravolo.

CATANZARO (3-5-2) : Branduani; Martinelli, Fazio, Scognamillo; Bayeye (92’ Rolando), Sounas (80’ Bombagi), Cinelli (65’ Carlini), Verna, Vandeputte; Biasci (80’ Cianci), Iemmello (65ì Vazquez). All. Vivarini. A disp: Nocchi, Tentardini, De Santis, Welbeck, Maldonado, Bjarkason, Gatti.

ARBITRO : Rutella di Enna.

Ammoniti: Ronaldo, Martinelli, Germano Santini, Jelenic Scognamillo

All’Euganeo di Padova davanti a circa 7.500 spettatori di cui quasi meta giallorossi, si è disputata la semifinale di ritorno tra Padova e Catanzaro.

Ebbene dopo lo 0-0 del Ceravolo, i biancoscudati riescono a qualificarsi per la finale grazie ad un gol su punizione di Chiricò, dopo una partita dominata tatticamente dal Catanzaro, che ha avuto il solo torto di non realizzare il secondo gol per chiudere la partita, preferendo non rischiare dopo il vantaggio di Sounass al minuto 30 del primo tempo, e quando l’ha fatto dopo il pari d Curcio, gli attaccanti non hanno mai centrato la porta.

Vivarini conferma lo stesso undici di mercoledì scorso, mentre Oddo come previsto cambia qualcosa si affida i come terminali offensivi Chiricò, Santini e Bifulco, mentre a centrocampo il mister del Padova scieglie Dezi e Ronaldo , con Germano e Kirwan sulle fasce e con il trio di difesa formato da Valentini, Ajeti e Gasbarro.

Il primo tempo vede un Padova molto propositivo e con Ronaldo sfiora il gol con un tiro da fuori.

Le aquile cercano di fare la partita ma non riescono ad imbastire un’azione degna di questo nome e i padroni di casa riescono ad imbastire azioni che potrebbero far male grazie alla  velocità di Santini e BIfulco.

Comunque si arriva alla mezzora senza molte emozioni quando Verna ruba una palla e parte in contropiede e da Vandeputte che da a Biasci la palla del vantaggio, il tiro dell’ex viene ribattuto da Germano, sulla palla si avventa Sounass che batte Donnarumma per il vantaggio giallorosso.

Catanzaro rischia grosso tre minuti dopo perché Santini riesce a sfuggire a Fazio, tirare Branduani salva sulla ribattuta prima Bifulco e poi Germano tirano a botta sicura ma Cinelli salva.

Il primo tempo finiva senza che i giallorossi soffrissero nulla.

La ripresa iniziava con un cambio  nel Padova: dentro Curcio al posto di Germano, con conseguente spostamento a destra di Kirwan.

Ma per mezzora al di la di qualche mischia in area e qualche bel cross, il Catanzaro soffriva nulla, ma non teneva palla in nessun modo dando sempre la possibilitù agli uomini di Oddo di attaccare.

I cambi in entrambi le squadre non portavano niente di che

Al minuto 32 il fattaccio che condizionava la partita su un angolo dalla sinistra di Chiricò, limitato in tutta la partita da un grande Scognamillo, Curcio impattava e pareggiava ma con Jelenic a pochi cm da Branduani che certo non ci sarebbe mai potuto arrivare su quel colpo di testa, ma la posizione dell’attaccante del Padova era tale che il Var segnalava all’arbitro il fuorigioco.

Rutella chiamato a guardare le immagini convalidava lo stesso il gol.

Il Catanzaro a quel punto si gettava in avanti alla ricerca della vittoria di Bayeye, Vazquez e  Bombagi finivano fuori.

Al minuto 96 la beffa si materializzava Ajeti e Scognamillo entravano sulla stesso pallone a gamba tesa e l’arbitro dava una punizione diretta al Padova dal limite che Chiricò trasformava magistralmente.

Vazquez avrebbe l’opportunità di pareggiare su punizione dal limite ma la palla va alta.

Finiva con una vittoria del Padova, che neanche il tifoso più ottimista avrebbe pensato che si materializzasse in quel modo

Per i tifosi del Catanzaro in duro boccone stavolta durissimo da digerire in quanto perdere una partita in cui si è nettamente superiori fa malissimo